Non tutti si rapportano al lavoro nello stesso modo e questo fatto determina differenti stili di lavoro.

Ci sono quelli che preferiscono la mattina per il lavoro più impegnativo, e altri che non possono iniziare fino al pomeriggio. Alcuni funzionano meglio in gruppo e altri da soli. Alcuni vivono di piani a lungo termine, mentre altri operano con un orizzonte temporale più breve.

Man mano che il lavoro si evolve per includere team ibridi che si trovano in luoghi diversi con un’ampia gamma di competenze, le aziende di successo devono essere in grado di connettere tutti per mantenerli produttivi.

Cos’è uno stile di lavoro?

Si intende il modo in cui una persona pensa, struttura, organizza e svolge il proprio lavoro. Potrebbe essere lineare, analitico e pianificato o più intuitivo e flessibile.

La maggior parte delle persone non pensa al proprio stile di lavoro, ma quando gli individui cercano di collaborare come gruppo, team o azienda, stili di lavoro divergenti possono bloccare i progressi.

Può essere difficile cambiare quel modello quando fa così tanto parte della propria personalità.

La soluzione migliore potrebbe essere quella di sviluppare processi di lavoro ibridi compatibili con una varietà di stili di lavoro. Oppure definire un insieme di regole condivise che consentano l’iterazione tra le persone del proprio team con stili di lavoro diversi. Oppure rendersi conto del problema e selezionare persone con stili di lavoro affini.

Differenti approcci al lavoro

  1. Il Leader. Si tratta di una persona che tende a ricercare il controllo della situazione indipendentemente dal fatto che abbia l’autorità per farlo o meno. Sono fonte di ispirazione e gli altri sono spesso indotti a seguirli. Hanno un sogno o una visione del modo giusto di lavorare. Ogni squadra ha bisogno di un leader. Ma se tutti fossero un leader, allora una squadra verrebbe trascinata in troppe direzioni e non otterrebbe nulla. Un leader entusiasma la squadra, ottiene il consenso e motiva tutti a superare gli ostacoli che si frappongono.
  2. L’Esecutore. E’ una persona che si occupa di portare a termine le cose. Ha bisogno di compiti ben descritti e strutturati. Non amano nient’altro che cancellare quella linea dalla loro lista di cose da fare. Tuttavia, spesso possono semplicemente sbrigare i loro compiti più per portarli a termine che per portarli a termine correttamente. Possono anche non essere comunicativi. E’ quindi necessario un elevato livello di supervisione per assicurare che non stiano semplicemente completando meccanicamente i loro compiti e non riescano a comunicare con tutti gli altri.
  3. L’Analitico. E’ anch’esso un esecutore, ma oltre al semplice fare, guarda anche al proprio lavoro in modo approfondito. Prima di affrontare un problema ci pensa bene. Ama i dati e li utilizza per valutare tra opzioni alternative. Sono pensatori lineari, motivo per cui sono così concentrati e realizzati. Ma condividono alcuni dei difetti dei loro compagni d’azione in quanto non tendono a comunicare efficacemente con gli altri. Ironia della sorte, mentre possono analizzare il loro lavoro, spesso non sono buoni pianificatori.
  4. Il Visionario. Hanno un modo di pensare di grande respiro. Possono creare una visione e ispirare gli altri.
    Sono concentrati sul quadro generale e quindi possono perdere i dettagli. Anche se sono bravissimi a trasformare i limoni in limonata, hanno bisogno di qualcuno che controlli la ricetta e quindi di personalità più analitiche in grado di valutare i dettagli.
  5. Il Giocatore di squadra. Si tratta di una persona che ha a cuore non tanto il risultato personale quanto quello del team di cui fa parte. Si mette quindi facilmente a disposizione per svolgere compiti di supporto e di affiancamento di colleghi più giovani e meno esperti. Di solito sono quelli che mantengono alto il morale anche nei momenti di difficoltà e per questo motivo sono benvoluti anche se non sono necessariamente i più competenti.

Come gestire differenti stili di lavoro

Naturalmente un team deve essere accuratamente costruito. La costruzione del team può avvantaggiarsi della presenza di persone con stili di lavoro diversi quando questi tendono a compensarsi tra di loro. I punti di forza di ciascuno possono compensare i punti di debolezza degli altri.

E’ importante quindi favorire l’emergere delle predisposizioni individuali all’interno di un sistema di regole condivise.