quando uccidere un progetto
Nelle organizzazioni più innovative viene favorito il fiorire di progetti ed iniziative ma come è possibile individuare ciò che è realmente conveniente e ciò che invece deve essere fermato prima che sia troppo tardi?

Nonostante le loro migliori intenzioni, i dirigenti cadono in preda a pregiudizi cognitivi e organizzativi che ostacolano un buon processo decisionale.

Numerosi studi hanno indicato il grado in cui i dirigenti d’azienda detestano uccidere un progetto. Lo vivono spesso come un fallimento, sottovalutano i maggiori rischi nell’andare avanti.

Gli individui che hanno avuto un passato di successi hanno difficoltà a uccidere progetti, perché portano con sé la radicata convinzione di poter trasformare tutto in oro, purché tutti si impegnino duramente.

Si finisce per dare maggior peso ai costi già sostenuti da un’iniziativa piuttosto che ai costi a venire.

In questo modo, non volendo sprecare gli sforzi già sostenuti, ci si predispone a sostenere quelli futuri senza una valutazione approfondita e critica.

Il ruolo del project killer

Nelle organizzazioni in cui vengono lanciati molti progetti è necessario creare il ruolo del project killer.

Per ovvi motivi, non può essere ricondotto a quello di chi ha lanciato un progetto. Deve essere un ruolo in grado di valutare in modo oggettivo i progetti in corso d’opera.

A tal fine è necessario, prima che un progetto venga avviato, procedere ad un’analisi preliminare in base ad un business case.

Ciò può consentire sia di validare il progetto in relazioni agli obiettivi strategici sia di verificare in corso d’opera se il progetto è in grado di mantenere immutato il suo valore strategico ed altrimenti ucciderlo.

Di fatto, è il business case fatto preliminarmente a determinare anche le sorti future del progetto.

A tal fine è necessario raccogliere sistematicamente dati sullo stato di salute del progetto e sul valore prodotto in modo da poterli confrontare con quelli inizialmente previsti nel business case.

In questo modo le aziende possono assolutamente continuare ad investire in nuove idee. Devono essere imprenditoriali e creative. Ma devono anche adottare meccanismi che eliminino l’emotività dalle decisioni di allocazione delle risorse.

Business case: costruzione ed utilizzo