Competenze per l’innovazione
Per favorire l’emergere di un orientamento all’innovazione nei processi e negli stili di gestione, le organizzazioni devono chiarire al proprio interno quali sono le competenze per l’innovazione che occorre selezionare e sviluppare.
Una competenza è un modello persistente di comportamento derivante da un insieme di conoscenze, capacità, abilità e motivazioni. I modelli di competenza formalizzano tale comportamento e lo rendono esplicito. Essi prescrivono i modelli ideali necessari per prestazioni eccezionali. Aiutano inoltre a diagnosticare e valutare le prestazioni delle diverse famiglie professionali presenti in un’organizzazione.
Le competenze per l’innovazione sono capacità trasversali richieste a chi ha un ruolo manageriale o di coordinamento in settori strategici in cui è importante introdurre cambiamenti significativi per mantenere vantaggi competitivi.
Il ruolo di manager è oggi fortemente caratterizzato da queste capacità in un contesto di mercato caratterizzato da profonde trasformazioni nei modelli di business e nei processi operativi.
E’ quindi importante comprendere il modello di riferimento.
Il modello delle competenze per l’innovazione
Creatività:
- Generare idee: possedere una varietà di approcci e strategie di problem solving.
- Sintesi / riorganizzazione: trovare un modo migliore per affrontare i problemi sintetizzando e riorganizzando le informazioni.
- Pensiero critico: identificazione logica dei punti di forza e debolezza di determinate soluzioni. Il pensiero critico deve sapersi integrare con la capacità di rivedere la propria posizione se emergono nuove informazioni.
- Risoluzione dei problemi in modo creativo: utilizzo di nuove idee e punti di vista alternativi per risolvere i problemi.
Intraprendenza:
- Approccio proattivo: ricercare soluzioni a possibili problemi prima che questi si manifestino ed introduzione di miglioramenti.
- Identificazione del problema: individuare la natura effettiva e la causa dei problemi e le dinamiche che li sottendono.
- Raccolta di informazioni: identificazione di utili fonti di informazione e raccolta e utilizzo delle informazioni essenziali.
- Pensiero indipendente: pensare “fuori dagli schemi” anche se a volte può andare contro l’opinione popolare.
- Conoscenza tecnologica: comprensione e utilizzo della tecnologia per migliorare i processi di lavoro.
Apertura mentale:
- Disponibilità: ad ascoltare i suggerimenti degli altri e ad analizzare nuove soluzioni.
- Orientamento alla ricerca: mantenersi aggiornati per conoscere le innovazioni o le tendenze attuali nel proprio settore.
- Collaborazione: lavorare con gli altri e recepire valutandole le opinioni degli altri per raggiungere una soluzione creativa e condivisa.
- Coinvolgimento in interessi non correlati al lavoro: essere aperti a tutto tondo e cercare informazioni da settori affini e altri ambiti che possano essere utili al proprio processo di problem solving.
Visione:
- Comprensione dei cambiamenti: riconoscere importanti cambiamenti che si verificano in un determinato contesto o prevedere quando potrebbero verificarsi.
- Valutazione delle conseguenze: comprendere gli impatti di breve e lungo periodo dei cambiamenti.
- Analisi di scenari: applicare il pensiero strategico e valutare più ipotesi alternative prima di decidere le soluzioni da adottare.
- Definizione della direzione: valutare direzioni e rischi futuri sulla base di punti di forza, punti di debolezza, opportunità e minacce attuali e futuri.
Gestione del cambiamento:
- Sensibilità alle circostanze: valutare le forze situazionali che possono promuovere o inibire una prospettiva di cambiamento.
- Sfida allo status quo: disponibilità ad agire contro il modo in cui le cose sono state tradizionalmente fatte quando la tradizione ostacola il miglioramento delle prestazioni.
- Attitudine al rischio: essere disposti e in grado di prendere rischi calcolati quando necessario.
- Empowerment: incoraggiare i collaboratori a trovare soluzioni innovative. Riconoscere e premiare coloro che prendono l’iniziativa e agiscono in modo creativo. Facilitare l’istituzionalizzazione delle iniziative di cambiamento.