Linee guida per la riqualificazione professionale
Sempre più marcata è l’esigenza di apprendere nuove cose sul posto di lavoro soprattutto a seguito dell’introduzione di nuove tecnologie digitali che cambiano il modo di lavorare e di pensare all’interno delle organizzazioni.
La riqualificazione del personale (reskilling), se intrapresa per tempo, consentirà di introdurre tali tecnologie senza perdite occupazionali distribuendo nel tempo gli interventi e consentendo quindi alle persone di metabolizzare gradualmente il nuovo modo di operare.
A questo punto emergono alcuni interrogativi chiave:
- Come insegnare le competenze più rilevanti per ciascuno durante i programmi di riqualificazione professionale?
- Come queste competenze devono essere utilizzate sul posto di lavoro?
- In quanto tempo si deve realizzare il trasferimento delle conoscenze?
- Quando le esigenze di cambiamento tecnologico ed organizzativo sono più complesse che tipo di supporto è possibile?
L’importanza di una formazione mirata
Le persone non dovrebbero essere coinvolte nell’apprendere abilità che non sono rilevanti per la loro carriera o per la loro specifica attività. I programmi di riqualificazione dovrebbero quindi essere mirati sulle singole famiglie professionali presenti in un’organizzazione evitando modalità di formazione “a tappeto” se non rispondono ad esigenze preliminarmente individuate e censite.
I migliori programmi di formazione dovrebbero aiutare a colmare le lacune presenti in determinate abilità o aiutare a imparare come impiegare le nuove tecnologie.
Occorre quindi concentrarsi sulle aree importanti per il futuro per individuare le competenze maggiormente necessarie per una determinata organizzazione.
Può essere utile definire uno strumento di valutazione del personale che aiuti ad analizzare su quali aree migliorare la performance e quali lacune nelle conoscenze devono essere colmate. Da questo può derivare un piano personalizzato di training. Una taglia non va bene per tutti quando si tratta di apprendimento.
E d’altra parte apprendere le competenze di cui la propria azienda ha più bisogno, consentirà di assumere un nuovo ruolo in futuro e avere maggiori probabilità di crescita professionale.
Inoltre favorire una rotazione del lavoro apre nuove opportunità per permettere alle persone di applicare le nuove competenze apprese.
Inoltre, è fondamentale chiarire lo spazio da dare all’apprendimento rispetto alle normali incombenze quotidiane.
Infatti, con la quantità di lavoro che tutti hanno al giorno d’oggi, è fondamentale riuscire a rispettare alcune scadenze e trovare il tempo necessario per apprendere nuove competenze.
Infine, poiché le persone possono impiegare dai sei ai nove mesi per mostrare risultati reali quando si tratta di programmi di riqualificazione professionale, occorre capire come l’azienda le supporterà e in che modo i manager le aiuteranno a gestire il proprio carico di lavoro.
L’apprendimento permanente è fondamentale
Nell’attuale mondo digitale in costante evoluzione, la conoscenza è a portata di mano con la possibilità di cercare una grande quantità di informazioni sui nostri smartphone o tablet. Internet si è notevolmente ampliato negli ultimi tre decenni e ora si può imparare qualsiasi cosa, dalla programmazione e la biochimica a una nuova ricetta di cucina online.
Tuttavia, quali sono i passaggi necessari per abituare i dipendenti di un’organizzazione ad essere studenti per tutta la vita?
Se l’apprendimento permanente diviene parte della vita quotidiana, ogni carriera sarà più sostenibile nei prossimi decenni, nonostante la robotica e l’intelligenza artificiale potenzialmente minaccino il tasso di occupazione dei lavoratori di tutto il mondo.
Tutto questo significa che anche la formazione dei manager dovrà avere carattere permanente in modo da rinforzare le abilità chiave nelle diverse fasi dei processi di trasformazione.
Ruolo del management nella riqualificazione professionale
Quando si tratta di formazione, i dirigenti dovranno basarsi sulle seguenti capacità per garantire i migliori risultati sul posto di lavoro:
- Valutare e gestire le prestazioni in modo accurato
- Disporre di una leadership in grado motivare i team e garantire il raggiungimento degli obiettivi
- Analizzare un problema da più punti di vista
- Essere in grado di pensare fuori dagli schemi
- Costruire relazioni professionali oneste e trasparenti
In un’azienda con molti talenti e lavoratori con diverse prospettive, i manager dovranno avere una maggiore comprensione delle esigenze individuali dei propri dipendenti. La leadership sarà anche necessaria sia per trovare talenti che per coltivarli all’interno della forza lavoro.
I migliori manager dovranno anche essere in grado di vedere il quadro generale e gestire i piccoli dettagli delle responsabilità quotidiane. Pensare fuori dagli schemi aiuterà i manager a individuare i diversi stili di apprendimento dei loro dipendenti e i diversi modi in cui i lavoratori possono adempiere ai loro doveri.
Al fine di costruire relazioni forti e genuine tra professionisti, è necessario disporre di canali di comunicazione efficaci tra collaboratori, dipendenti e dirigenti. Questo è essenziale per garantire che i cambiamenti vengano gestiti con equilibrio e così il processo di riqualificazione professionale.