Differenze culturali nei progetti internazionali

La gestione delle risorse umane di progetto presenta particolari criticità nel caso si operi su progetti globali cui partecipano persone provenienti da contesti culturali diversi.

Spesso i progetti internazionali vedono la partecipazione di team virtuali che interagiscono occasionalmente utilizzando infrastrutture di rete per lo scambio di informazioni e videoconferenze o webinar per condividere idee e decisioni.

In questo ambito le differenze di lingua, fuso orario e cultura possono, se non accuratamente gestite, costituire un ostacolo ed una fonte potenziale di rischi che si vanno ad aggiungere ai rischi di progetto abituali.

Il project management dei progetti co-locati su base geografica richiede quindi un approccio diverso nella gestione della comunicazione all’interno del team di progetto in modo da valorizzare le differenze culturali e ridurre le possibili ed imprevedibili cause di conflitti ed incomprensioni.

In generale, differenze culturali esistono anche tra persone che appartengono alla stessa comunità di riferimento in quanto diverse sono le storie personali, l’esperienza, la formazione, l’età ed il livello di maturità professionale ed esistenziale.

Nei progetti internazionali a queste differenze si aggiungono quelle che derivano dal sistema di valori, di credenze ed abitudini che sono tipici di paesi geograficamente distanti tra loro. Questo fatto può essere gestito quando sono noti al project manager i tratti che caratterizzano un determinato contesto culturale, mentre può costituire un problema quando il responsabile di progetto si trova di fronte ad atteggiamenti e comportamenti che non è in grado di interpretare e comprendere correttamente.

In alcuni casi può essere addirittura opportuno rivedere la strategia di project management in modo da tener conto delle differenze culturali ed adottare processi e modalità di comunicazione in grado di minimizzare gli impatti su culture diverse.

In particolare può essere opportuno:

  1. Creare occasioni di contatto diretto e comunicazione face-to-face. Il contatto diretto, la conoscenza personale, il guardarsi negli occhi facilitano il rapporto interpersonale. Si possono scambiare meglio le proprie idee e categorie logiche, si può manifestare interesse in modo credibile, si può impostare una relazione di aiuto e supporto senza le barriere dovute alla distanza. Ciò può consentire di superare l’emotività o timidezza di alcune persone quando si sentono impacciate per la differenza di lingua o abitudini. Quando proprio non è possibile far incontrare “di persona” i componenti del team, si può organizzare una web conference in modo comunque da cogliere tutti gli aspetti positivi del contatto visivo.
  2. Vedere le cose da punti di vista diversi. Questo fatto richiede una comunicazione a più vie e la disponibilità a mettere da parte i pregiudizi che spesso caratterizzano un determinato contesto culturale nei confronti di altre culture. Ciò richiede sicuramente una notevole disponibilità di tempo da dedicare alla valutazione delle varie opzioni. D’altra parte se non si opera in questo modo prima o poi il progetto finirà per arenarsi e non saranno le imposizioni o gli atti di forza ad attivare un team demotivato. Quindi è necessario uno scambio di idee approfondito e la negoziazione delle possibili soluzioni ai problemi che si sono evidenziati.
  3. Essere accurati nel reporting. Nelle culture occidentali la presentazione degli andamenti di progetto, dei problemi e difficoltà incontrati, dei dati oggettivi di performance sono considerati fondamentali per una valutazione del da farsi e per orientare i comportamenti di tutti gli stakeholders di progetto. In alcune culture orientali invece l’esplicitazione di difficoltà od inefficienze personali può produrre reazioni di disagio e di chiusura. In questi casi occorre essere molto “morbidi” con le persone ma al tempo stesso molto determinati nel problem solving per cui è molto utile coinvolgere le persone nel proporre idee su come risolvere i problemi che si sono presentati.
  4. Essere vicini alle persone. La capacità di motivare le persone è una abilità chiave per un project manager. Perché possa essere messa in pratica occorre comprendere cos’è che motiva una determinata persona. Ciò può comportare difficoltà in contesti multiculturali in quanto i fattori motivazionali possono essere fortemente influenzati dalla cultura di appartenenza. D’altra parte motivazione e commitment sono profondamente legati tra loro e pertanto un project manager deve essere preparato  a gestire queste situazioni anche attraverso un’adeguata formazione di base non solo sugli aspetti tecnico-metodologici ma anche sugli aspetti relazionali.