sviluppare l'intelligenza emotiva
Numerose sono le circostanze in cui si sperimenta difficoltà o disagio nel cercare di stabilire rapporti positivi con le persone.

Può dipendere da noi o dai nostri interlocutori. Il nostro approccio può non essere quello giusto oppure possiamo trovarci di fronte a persone ostili e con attitudini, personalità e carattere poco compatibili con il nostro modo di essere e di percepire la realtà.

In molti casi possiamo farcene una ragione e passare oltre; ma sul lavoro come nelle relazioni familiari ciò può non essere possibile. Occorre mantenere rapporti di collaborazione e di vicinanza anche se questo può costare molta fatica, soprattutto sul piano emotivo.

Dover trattare con un collega scontroso o con un capo autoritario può essere un’esperienza frustrante. Tuttavia costituisce anche una palestra in cui mettere alla prova la nostra capacità di resistenza e la nostra abilità nel saperci muovere in situazioni difficili.

Molte persone non dispongono delle competenze sociali necessarie per lavorare con altre persone mediando conflitti e componendo obiettivi divergenti.

Ci vuole un grande sforzo per cambiare le proprie abitudini e sviluppare l’intelligenza emotiva.

Capacità fondamentali come l’auto-consapevolezza e l’autocontrollo emotivo non sono alla portata di tutti. E d’altra parte è difficile acquisire tali capacità se non si è disposti a cambiare.

Ma le persone non vogliono cambiare. Fanno di tutto pur di non cambiare. Percepiscono il cambiamento come una resa, come una rinuncia alla propria personalità. Una sorta di ultima spiaggia.

Tutti desiderano che siano gli altri a cambiare. Vedono nel cambiamento una minaccia. Raramente scorgono l’opportunità che questo può portare.

Per questo motivo è difficile sviluppare l’intelligenza emotiva nelle persone.

Alcuni pensano che solo un atteggiamento autoritario possa indurre qualcuno a mutare comportamento. Ma spesso è proprio un atteggiamento autoritario a radicare le persone nelle loro abitudini sbagliate. Nessuno può cambiare se dentro di sé non vuole farlo, se non si sente ancora pronto. Se non vede nel cambiamento una via di uscita positiva.

Nelle organizzazioni più evolute la logica del bastone e della carota non è in grado di produrre effetti di lungo periodo ed anzi porta all’involuzione dei comportamenti ed alla distruzione dello spirito di squadra.

Occorre comprendere che è possibile sviluppare l’intelligenza emotiva come un insieme di competenze che costituiscono la base per la leadership e per una sana collaborazione.

Per questo motivo è importante che le competenze emotive vengano trasferite attraverso specifici corsi di formazione in modo da creare una cultura interna più disponibile al cambiamento e a far leva sui rapporti di collaborazione e sulla fiducia reciproca.

Possono inoltre essere portati avanti programmi finalizzati per i capi allo sviluppo di competenze manageriali e per i collaboratori allo sviluppo dell’empowerment.

Sviluppare l’intelligenza emotiva può fare la differenza tra successo e fallimento nella vita e nel lavoro.