Rischi residui e rischi secondari

rischi residui e rischi secondariDurante lo svolgimento dell’analisi dei rischi possono comparire alcune particolari tipologie di rischi: i rischi residui e quelli secondari.

E’ importante analizzare anche questi rischi insieme naturalmente ai rischi primari che costituiscono comunque l’oggetto principale dell’analisi dei rischi.

I rischi residui sono i rischi che, in base all’analisi svolta, si prevede rimangano anche dopo che è stata adottata la risposta al rischio pianificata, così come quelli che sono stati deliberatamente accettati.

Ad esempio, supponiamo che per un progetto sia stato individuato un rischio in caso di pioggia che può durare per 1-2 ore, e si è creato il piano di emergenza per gestire questo rischio.

Ma cosa succede se la pioggia continua a cadere per più di due ore? Occorrerà analizzare la situazione e creare un piano di riserva per questo rischio.

Questo è appunto un esempio di un rischio residuo.

I rischi secondari invece sono i rischi che si presentano come risultato diretto dell’attuazione di una strategia di risposta ad uno specifico rischio.

Ad esempio, se si scava un fossato per fermare il passaggio di animali su un terreno agricolo vi è la possibilità che, durante la notte, qualche passante possa cadere nel fossato.

In poche parole, si può dire che è stato individuato un rischio ed è stato creato un piano di risposta per gestire questo rischio.

Tuttavia, c’è la possibilità di un nuovo rischio che si determini proprio in base al piano identificato. Questo nuovo rischio causato dal piano di risposta è detto appunto rischio secondario .

I rischi secondari devono essere valutati in base alla loro gravità. Essi possono o non possono richiedere un piano di risposta in funzione del loro impatto sugli obiettivi del progetto.

Se l’impatto è elevato, si crea un piano di risposta; altrimenti il rischio verrà inserito in una lista di osservazione, monitorato in corso d’opera ed eventualmente gestito con una risposta contingente.

In qualità di project manager, è necessario fare in modo che le varie tipologie di rischio (rischi primari, rischi secondari e rischi residui) vengano valutate correttamente.

Se c’è bisogno di interventi preventivi, è necessario ridurre la probabilità o l’impatto del rischio. Altrimenti vengono inseriti nella lista di osservazione.

Se si tratta di un rischio primario o secondario , si attuerà il piano di emergenza (contingency plan). Se si tratta di un rischio residuo, verrà attuato il piano di riserva (fallback plan).