Analisi dei rischi di progetto: diagramma causa-effetto

L’analisi  è uno dei processi di gestione dei rischi in cui può risultare utile avvalersi di strumenti di indagine che aiutino la comprensione degli eventi che si analizzano in rapporto alla propensione al rischio degli stakeholders di progetto

Spesso gli effetti vengono confusi con le cause oppure si corre subito agli effetti senza analizzare bene le cause. Tale differenza si può rilevare facilmente. Quando a fronte di un inconveniente ci si domanda: “di chi è la responsabilità?” si  considera l’effetto. Se ci si chiede “perché è successo?” si considerano le cause.

Con il termine “effetto” generalmente si intende la conseguenza di un evento mentre per “causa” si intende uno dei fattori che determina l’insorgere di quell’evento.

Nell’analizzare un evento rischioso occorre chiedersi prima di tutto se non si stia per caso esaminando un effetto di qualcosa che si è verificato o si può verificare “a monte” di quell’evento. In questo processo di analisi può quindi essere utile uno strumento di rappresentazione dei rapporti causa effetto chiamato diagramma causa-effetto, o diagramma “a lisca di pesce” o diagramma di Ishikawa dal nome del suo inventore.

Il diagramma in questione consente al tempo stesso di entrare nel dettaglio dell’analisi mantenendo sempre la visione complessiva del problema.

Il fine è quello di associare ad un evento le sue cause e con-cause in modo da lavorare su queste per ridurre la probabilità di accadimento o l’impatto dell’evento. Il diagramma si basa infatti sul principio che identificare i sintomi è il primo passo per risolvere un problema. Si può definire in tal senso come una forma di rappresentazione logica e strutturata dei legami esistenti tra un effetto e le relative cause e con-cause.

Costruzione del diagramma

Il diagramma viene costruito in un incontro di brainstorming del team di progetto attraverso i seguenti passaggi:

  • si riporta a destra il nome che qualifica l’evento rischioso da analizzare;
  • si traccia una linea retta orizzontale collegata a destra al nome indicato;
  • a tale linea si collegano con linee oblique le principali categorie di cause;
  • lungo le linee oblique si dettagliano le cause specifiche appartenenti a ciascuna categoria;
  • si possono associare a ciascuna causa delle con-cause o cause secondarie attraverso ulteriori rami che si inestano sulle linee oblique.

Affinchè l’analisi sia esaustiva è opportuno:

  • scendere nei minimi dettagli fino ad individuare le cause di fondo;
  • non fermarsi se si può chiedere ancora “perché?”;
  • descrivere e numerare con precisione tutte le cause e le azioni volte ad eliminarle o a ridurle;
  • non utilizzare espressioni generiche.

Uno sguardo al diagramma di Ishikawa consente subito di capire se si è andati alla ricerca delle cause ultime oppure ci si è limitati ad una analisi superficiale. In quest’ultimo caso, il diagramma sarà costituito da pochi rami principali privi di ulteriori ramificazioni.

L’operazione andrà ripetuta per ogni rischio da analizzare e si otterranno quindi più diagrammi che verranno utilizzati successivamente per definire le azioni da svolgere al fine di eliminare o mitigare i rischi in questione agendo sulle cause individuate.

Per la definizione delle strategie di risposta ai rischi si rimanda pertanto alla specifica sezione del sito sulla gestione dei rischi.