Lean startup: cos'é e come si applica

lean startupObiettivo del metodo Lean Startup è abbreviare i cicli di sviluppo dei prodotti adottando una combinazione di sperimentazione basata su ipotesi di business, rilasci iterativi ed incrementali dei prodotti e apprendimento progressivo validato dall’esperienza.

Inoltre, costituisce una via “minimalista” all’avvio di aziende startup che ruotano intorno ad un prodotto/servizio strategico ma che dispongono di risorse limitate.

Questo metodo è stato creato da Eric Ries a partire dal 2008 e descritto nel suo libro “The Lean Startup” nel 2011.

La sua semplicità, integrata da potenti tecniche di design thinking, di sviluppo agile e di Lean Project Management, ne ha decretato il successo anche in grandi imprese, in aziende senza scopo di lucro e in enti governativi.

La sua rapida diffusione ed applicazione allo sviluppo di prodotti e servizi ne fa oggi uno standard di fatto, in particolare quando si tratta di sviluppare prodotti innovativi e business in condizioni di incertezza di mercato.

Nel seguito verranno quindi esplorate in dettaglio le caratteristiche di questo approccio, evidenziandone i punti di forza e le modalità di applicazione.

Perché applicare il metodo Lean Startup?

Le motivazioni che portano ad adottare questo modello sono:

  • La pressione per innovare o altrimenti la perdita di quote di mercato. In alcuni casi, le aziende che non innovano finiscono per ristagnare o nel peggiore dei casi falliscono.
  • L’innovazione non è una scatola nera. Non si può semplicemente acquistarla o richiederla.
  • Saltare subito alle soluzioni è un atteggiamento dilagante come non mai da parte del management. I dirigenti sentono il bisogno pressante di “iniziare e costruire qualcosa” prima della concorrenza.
  • La necessità di offrire valore e consegnarlo più velocemente della concorrenza. Ciò comporta una spasmodica ricerca di abbattimento del lead time e cycle time.
  • La necessità di concentrarsi su ciò che i clienti vogliono realmente. Quindi, non solo su ciò che pensiamo che vogliano o ciò che ci dicono di volere.
  • Il bisogno di ridurre al minimo l’impiego di risorse. Ciò viene perseguito attraverso lo sviluppo incrementale in cui le funzionalità vengono rilasciate in cicli di sviluppo successivi in modo da ridurre anche i rischi di fallimento.

La definizione del prodotto

Eric Ries nella messa a punto del metodo Lean Startup è giunto alla conclusione che tutto ruota intorno a 5 principi:

  1. Il mondo è pieno di imprenditori (spesso improvvisati)
  2. Fare l’imprenditore significa imparare a gestire l’impresa in condizioni di incertezza
  3. Un business è sostenibile quando è basato sull’apprendimento convalidato dall’esperienza di cosa significa realizzare un prodotto migliore
  4. Occorre definire le metriche per misurare l’innovazione (Innovation Accounting)
  5. I prodotti devono essere realizzati attraverso cicli Build-Measure-Learn (Costruisci, Misura il risultato, Apprendi dall’esperienza)

Prima di applicare il ciclo Build-Measure-Learn (CMA – Costruire, Misurare, Apprendere), è necessario individure il Prodotto Minimo Redditizio (MVP).

L’MVP è costituito dal numero più piccolo di funzionalità del prodotto o servizio che devono essere sviluppate per soddisfare la clientela.

Tempo, energia e denaro devono essere concentrati sullo sviluppo dell’MVP.

E’ un errore sviluppare inizialmente funzionalità extra oltre l’MVP.

Il rischio è di sprecare risorse inutilmente.

Inizialmente il prodotto o servizio sviluppato non sarà completamente evoluto per soddisfare tutte le esigenze o la roadmap del prodotto, ma sarà funzionale.

Col tempo le esigenze dei clienti si preciseranno meglio mentre interagiscono con l’MVP e sarà quindi possibile imparare in base all’esperienza come migliorarlo e quali sono le funzionalità da aggiungere o perfezionare.

Come applicare il metodo Lean Startup: Build, Measure, Learn

build measure learnLe startup falliscono perché non creano un processo per misurare i progressi, imparare dagli errori e migliorare per il futuro .

L’importante è fornire ai clienti solo ciò che desiderano.

Se non si opera in questo modo, aumentano i rischi di fallire sprecando risorse per costruire qualcosa cui il mercato non è interessato.

Ogni volta che si crea qualcosa di nuovo e si aggiungono nuove funzionalità, è necessario misurare e imparare a capire cosa è essenziale per il mercato.

Il tempo è una risorsa e non sempre gioca a nostro favore.

Si deve valutare costantemente la suddivisione del processo di lavoro per assicurarsi di spendere risorse solo dove necessario. Questo è vero anche dopo aver implementato l’MVP iniziale.

L’applicazione della metodologia Lean Startup non si limita alla fase di avvio ma deve essere applicato anche in seguito quando l’MVP è stato realizzato ed occorre migliorarlo nel tempo fino a farlo diventare un prodotto maturo.

Costruire, Misurare e Apprendere non è uno slogan ma una pratica operativa che servirà a gestire l’intero ciclo di vita del prodotto.

Si parte da un insieme di idee iniziali su cosa si vuole realizzare, in base ad esse si costruisce un primo prodotto come prototipo (MVP), si misura il risultato raggiunto raccogliendo dati, ci si basa sui dati raccolti per formulare nuove idee di sviluppo.

Innovation Accounting e metriche di misurazione

Una parte importante del metodo lean startup riguarda la misurazione dei risultati raggiunti dai cicli di sviluppo del prodotto.

E’ però importante definire cosa e come deve essere misurato. Altrimenti c’è il rischio che si raccolgano dati che magari gratificano la vanità degli sviluppatori mascherando invece le reali percezioni della clientela.

Perché le metriche o criteri di misurazione siano validi devono essere:

  • Utilizzabili. Devono cioè dimostrare un chiaro legame di causa ed effetto per poterci basare una decisione. Esempio: scoprire una nuova funzionalità che non viene usata molto e quindi lasciarla cadere o decidere di non migliorarla.
  • Accessibili. Il team di sviluppo deve essere in grado di accedere alle misure per raccogliere, analizzare e imparare da esse.
  • Verificabili. E’ importante che i dati raccolti siano credibili e possano essere verificati. Spesso questo significa verificare i dati con i clienti reali. Significa anche mantenere semplici i processi di reporting. Possono essere applicate in tal senso tecniche come l’analisi di coorte oppure test A/B. Esempio: sondaggio diretto dei clienti per verificare le loro decisioni di acquisto.

Vantaggi della metodologia Lean Startup

Dal punto di vista dello sviluppo di nuovi prodotti o servizi:

  • Consente di operare a stretto contatto con la clientela.
  • Incorpora le richieste del mercato nella strategia di prodotto.
  • Rende i feedback dei clienti e i loro input altamente visibili all’interno dell’organizzazione.
  • Consente di operare in un mercato in rapida evoluzione o con esigenze o gusti dinamici.
  • Consente di esporsi su un mercato che abbia un significativo potenziale di innovazione a lungo termine.
  • Permette di entrare in un mercato di nicchia prima della concorrenza potenziale.
  • Consente di adottare tecnologie innovative in tempi brevi.

Dal punto di vista della messa a punto di un nuovo modello di business:

  • Il metodo Lean Startup permette di definire un modello di business sostenibile e condividerlo con i diversi settori dell’azienda.
  • È un’ottima alternativa alla definizione di un piano aziendale classico.
  • È un’interessante semplificazione del processo quando si tratta di creare un progetto imprenditoriale, che consente di trasformare facilmente un’idea in un percorso di sviluppo.
  • Permette di creare un Prodotto Minimo (MVP) e fare test di mercato per ridisegnare ed ottimizzare il prodotto e il business che ruota intorno al prodotto.
  • Si adatta in modo agile ai cambiamenti del modello di business oppure ad ambienti che presentano la massima incertezza e questo fatto tranquillizza gli investitori e alimenta la fiducia del personale.