Innovazione nei progetti

innovazione nei progettiLa disciplina del Project management ha avuto una profonda evoluzione negli ultimi 10 anni guidata da una continua innovazione nei progetti in grado di recuperare produttività nei processi di delivery anche a seguito del perdurare della crisi economica. Ciò attraverso strumenti e metodologie evoluti.

I computer desktop sono stati progressivamente sostituiti da laptop, tablet ed applicazioni che operano in mobilità con una forte enfasi sulla collaborazione all’interno dei team e sulla facilità di condivisione delle informazioni.

Perfino la velocità degli smartphone odierni è di gran lunga superiore a quella dei processori del 2000 e molte operazioni che una volta richiedevano di essere presenti in ufficio davanti al desktop, oggi possono essere svolte seduti in metro mentre si sta andando ad una riunione.

Per gestire un progetto non basta più predisporre piani e mantenere rapporti organizzativi alternando incontri di lavoro e telefonate. E’ necessario riuscire ad essere più incisivi mantenendo una visione in tempo reale dell’andamento dei progetti attraverso strumenti evoluti (es. dashboard di progetto).

Ulteriore innovazione nei progetti è stata introdotta da:

  • Cloud computing che ha catalizzato l’evoluzione degli strumenti di project management. Il software per la gestione dei progetti è notevolmente cambiato negli ultimi dieci anni. Non c’è più bisogno di aggiornare periodicamente il software perché ormai le applicazioni sono state spostate nella “nuvola” e sono più facilmente accessibili da qualunque luogo e soprattutto da qualunque tipo di terminale, desktop, laptop, tablet o smartphone.
  • Ricerca di maggiori livelli di collaborazione. L’utilizzo del cloud computing ha prodotto una maggiore capacità di condivisione delle informazioni. Inoltre ha consentito una profonda innovazione nei progetti permettendo di meglio tracciare l’avanzamento dei lavori e di intervenire prima che sia troppo tardi. Mentre in passato la gestione di un progetto soffriva di una certa rigidità che non consentiva spesso di giocare di anticipo individuando soluzioni ai problemi, oggi tutto risulta facilitato dall’avere un quadro aggiornato del progetto ed una chiara visione di dove occorre intervenire. La capacità di adattarsi ai cambiamenti in modo rapido è del resto il segno distintivo di un buon project manager.
  • Organizzazioni che hanno cominciato a ragionare in termini di pianificazione di portafoglio. Le aziende più evolute sono passate progressivamente attraverso vari stadi di maturità nel project management. In particolare hanno creato una infrastruttura interna di supporto ai progetti: un Project Management Office preposto a curare i metodi di lavoro, la formazione dei project manager, ed il monitoraggio di tutte le iniziative attraverso strumenti di Project Portfolio Management. Ciò ha contribuito a creare e diffondere al loro interno la cultura del project management ed un maggior livello di commitment nei team di progetto.
  • Gestione dei rischi da reattiva a proattiva. Un tempo i rischi venivano gestiti solo nel momento in cui qualcosa di problematico si manifestava. Oggi le moderne metodologie di risk management applicate a i progetti consentono di anticipare i problemi, individuare preventivamente le azioni di contenimento e di tracciarne l’efficacia.
  • Gestione più sofisticata delle risorse. Gli strumenti di portfolio management consentono di visualizzare immediatamente il livello di impiego delle risorse tra i vari progetti migliorando la loro allocazione ed evitandone il sovraccarico. Inoltre la disponibilità di maggiori informazioni a tutti i livelli consente oggi una maggior capacità di mettere a fuoco i problemi e di individuare le risorse da coinvolgere nel problem solving. Non c’è più la possibilità di nascondersi dietro alibi. Oggi tutto può essere più trasparente e ciò porta tutti i ruoli coinvolti nei progetti a negoziare il proprio ruolo e le proprie responsabilità su basi più oggettive e razionali. C’è meno spazio per l’improvvisazione e ciò porta a far emergere le competenze o le necessità di formazione.
  • Certificazione delle competenze di project management. La diffusione della professione di project manager è stata accompagnata e favorita dai programmi di certificazione delle competenze che le organizzazioni vedono oggi come la chiave per disporre di responsabili di progetto in possesso delle necessarie credenziali. Ad esempio, la certificazione PMP consente oggi di garantire un elevato livello di competenze e di capacità necessarie per presidiare con successo un progetto. Ciò si è tradotto in una aumentata capacità di portare innovazione nei progetti attraverso tecniche efficaci ed aggiornate.