Coaching e Mentoring per migliorare la performance

coaching & mentoringQuando le aziende devono migliorare le prestazioni a tutto tondo, è comune rivolgersi a programmi di formazione sulle competenze manageriali.

Oltre a migliorare alcune delle competenze tecniche ed organizzative necessarie per svolgere le attività quotidiane, questi programmi possono anche aiutare a sviluppare le competenze relazionali (Soft Skills).

In particolare, in ciascun manager la capacità di agire come allenatore o mentore del proprio team può essere preziosa.

Gli permette infatti di agire con equilibrio e saggezza soprattutto nei confronti dei collaboratori meno esperti e bisognosi di supporto.

Coaching e Mentoring sono appunto due approcci relazionali finalizzati a fornire supporto a persone che si possono trovare in difficoltà per inesperienza oppure per disagi momentanei legati alla gestione del proprio ruolo.

Mentre gli ampi benefici associati alle due modalità relazionali sono molto simili, i dettagli delle due tecniche possono essere piuttosto diversi.

Pertanto è utile esaminarle entrambe.

Differenza tra Coaching e Mentoring

Questi due termini sono talvolta usati in modo intercambiabile e sebbene siano sostanzialmente simili nelle finalità (il miglioramento della performance individuale e del team) in realtà differiscono nelle modalità.

In tal senso, un buon coach potrebbe non essere necessariamente un buon mentore e viceversa.

Il coaching è orientato ad aiutare una persona a sbloccare il suo potenziale.

Chi pratica questa tecnica potrebbe anche non avere necessariamente un’esperienza diretta nello stesso ruolo del collaboratore, ma deve essere in grado di fissare obiettivi, concentrarsi sui comportamenti e guidare qualcuno verso il miglioramento.

Può trattarsi di un Project Manager oppure di uno Scrum Master. In entrambi i casi l’obiettivo è la performance.

Viceversa, un mentore deve avere avuto esperienza diretta in quel ruolo e sarà quindi maggiormente in grado di fornire consigli pratici specifici. In questi casi un collega esperto può fornire questo tipo di supporto.

Le tecniche relazionali e di comunicazione sono fondamentalmente analoghe ma si applicano a persone con diverso livello di esperienza.

I benefici del Coaching

Tenendo conto delle differenze precedentemente esplicitate, i vantaggi di questa tecnica diventano più facili da comprendere.

Essa consente ai project manager e agli altri team leader di concentrarsi sui singoli collaboratori, esaminare i loro particolari punti di forza e di debolezza, elaborare piani di base che consentiranno loro di affrontare tali punti deboli e impostare sfide per migliorare i risultati.

Lo stile di base richiede di mostrare effettivo interesse per ogni collaboratore e l’abitudine di comunicare in modo aperto, senza secondi fini, la propria disponibilità a fornire aiuto.

Si tratta di un atteggiamento importante per creare un clima di fiducia che ponga in primo piano la ricerca di soluzioni a fronte dei problemi e non l’attribuzione di colpe.

Il fine è quello di supportare il collaboratore nel definire i suoi obiettivi di miglioramento e nel trovare le soluzioni ai problemi.

Il coaching può quindi migliorare il morale e ridurre il turnover del personale con un immediato effetto sui risultati complessivi.

Motivare e aiutare le persone a lavorare sulle proprie carenze senza timori legati al giudizio aumenta la produttività e le prestazioni complessive sul posto di lavoro.

I benefici del Mentoring

Questa modalità può essere vista come un approccio meno formale per migliorare le prestazioni rispetto al coaching.

Fondamentalmente, si tratta di una relazione uno a uno tra un membro esperto del team e un membro meno esperto.

In generale, entrambi avranno fatto lo stesso lavoro, o almeno uno molto simile. L’obiettivo è quello di condividere l’esperienza.

Un mentore funge da modello di ruolo e deve essere disposto a condividere le proprie conoscenze, saggezza ed esperienza con la persona che sta guidando.

Mentre il coaching tende a ruotare attorno al programma del coach, l’ordine del giorno per le interazioni di mentoring sarà di solito fissato dalla persona sottoposta a tutoraggio, in base a quando si rende necessario questo tipo di aiuto, consulenza o supporto.

Il mentoring è molto utile in tutte quelle situazioni in cui occorre fare team building, contribuendo a generare spirito di gruppo e facilitare una comunicazione efficace. In particolare nelle fasi di avvio di un progetto quando la squadra non è ancora affiatata.

Ciò porta ad una migliore collaborazione e maggiore efficienza riducendo il turnover.

Nelle organizzazioni in cui Coaching e Mentoring sono modalità abitualmente praticate dal management il livello di stress è contenuto perché tutti hanno la consapevolezza di poter chiedere e ricevere supporto in ogni momento.