capo difficile
La capacità di “gestire” un capo difficile è un tratto importante della leadership personale quasi quanto la capacità del capo di gestire dipendenti difficili.

I capi sono persone. Le situazioni sono diverse e ogni capo può avere uno stile di gestione diverso. Si può presumere che i capi ricevano una formazione manageriale o vengano assunti a causa delle loro eccellenti capacità di gestione. Ma non tutti hanno grandi capacità di leadership.

Ma cosa si intende per “capo difficile”?

Nel seguito vengono precisati i tratti, i comportamenti e gli atteggiamenti di questo tipo di persone:

  • Non ascoltano. Non è raro che un dipendente senta come se il proprio capo lo ignorasse o non lo ascoltasse. Questo può portare a frustrazione e rabbia da parte del dipendente.
  • Sono troppo esigenti. Un capo a volte si aspetta la perfezione dai dipendenti in modo poco realistico. Se il capo ha aspettative eccessive e non coerenti con il ruolo e il potenziale del dipendente, potrebbe sentirsi frustrato quando queste aspettative non vengono soddisfatte e questo provoca frustrazione anche nel collaboratore.
  • Microgestiscono. Il capo che cerca di controllare ogni aspetto dell’ambiente di lavoro crea tensione sul posto di lavoro. I dipendenti possono risentirsi di questo tipo di comportamento perché si sentono come se fossero sotto costante controllo. Il Micromanagement non è mai un buon approccio gestionale.
  • Sono irrispettosi. Alcuni capi sono maleducati e insensibili. Possono sminuire i dipendenti, usare il sarcasmo o persino insultarli alle loro spalle.
  • Non forniscono supporto. Un buon manager dovrebbe supportare i dipendenti nei momenti di bisogno fornendo guida e direzione. Un capo che non offre alcun aiuto non farà che aumentare il livello di stress sul lavoro.
  • Sono critici. La critica è una cosa; la critica intrisa di negatività è un’altra. Un capo eccessivamente critico può far perdere ai dipendenti la fiducia in se stessi.

Questo modo di fare può avere un impatto negativo sul lavoro. Crea un ambiente di lavoro tossico caratterizzato da:

  1. Aumento dello stress.
  2. Minore produttività.
  3. Maggiori turnover.
  4. Aumento dei giorni di malattia e ridotta soddisfazione sul lavoro.
  5. Diminuzione delle prestazioni.
  6. Scarsa motivazione.
  7. Scarso spirito di squadra.

Quindi, se non si fa nulla, la situazione continuerà a peggiorare, a causa dello stress continuo o di altri impatti più significativi.

Cosa fare con un capo difficile

  1. Valutare la situazione e comprendere il problema. Il primo passo per affrontare un capo difficile è capire il problema. Cosa guida il suo comportamento? È una mancanza di rispetto, una lotta per il potere o qualcos’altro? Ad esempio il capo potrebbe dover gestire delle richieste dall’alto di cui non siamo a conoscenza. Una volta identificato il problema, è possibile individuare delle contromisure.
  2. Non prenderla sul personale. Può essere difficile farlo quando l’emotività prende il sopravvento. Occorre essere consapevoli di come certi comportamenti ci influenzano emotivamente per poter gestire le nostre emozioni e mantenere l’energia e ridurre lo stress. In tal senso, mettersi nei panni del capo può aiutare a vedere le cose da più punti di vista.
  3. Non permettere che ciò influisca sulla qualità del lavoro. E’ un errore diminuire la propria performance come forma di ritorsione. Finirebbe per creare ulteriori problemi.
  4. Impostare dei limiti. E’ necessario conoscere i propri diritti e far presente le proprie aspettative nei confronti del capo. Se il capo commette l’errore di attaccarci personalmente è opportuno chiedere il perché di tale violenza e prenderne le distanze senza controbattere. Dichiarare la propria disponibilità ma non legittimare certi atteggiamenti aggressivi.
  5. Assumersi le proprie responsabilità. E’ sempre un passaggio importante per costruire dei buoni rapporti. Non possiamo mai davvero cambiare il comportamento di qualcun altro. Ma possiamo controllare il nostro. Una volta valutata la situazione, potremmo vedere cose che possiamo cambiare nella nostra operatività per migliorare la situazione. Se non soddisfiamo le aspettative o gli standard del capo, potrebbe esserci un’opportunità per migliorare o adattarsi.
  6. Comunicare in modo efficace. Una comunicazione efficace significa condividere le nostre preoccupazioni con il capo essendo specifici sul problema. È essenziale assicurarsi che il capo comprenda le nostre preoccupazioni. Dichiarare apertamente la nostra determinazione a cercare di risolvere la questione e a trovare compromessi per mantenere un buon rapporto di lavoro.
  7. Assumere un atteggiamento professionale. Centrarsi sulla valorizzazione del proprio operato, parlare con calma e disponibilità all’ascolto.
  8. Non spettegolare con colleghi ed estranei. Quello di parlare male del capo con gli altri è un atteggiamento da non praticare. Non risolve i problemi ma anzi gli amplifica e fornisce solo una soddisfazione parziale e temporanea.