Come cambia il ruolo di manager
Un numero crescente di grandi organizzazioni comincia a chiedersi come devono evolvere i ruoli manageriali per adeguarsi alle sfide future poste dalle nuove tecnologie digitali e dall’ingresso massiccio dell’intelligenza artificiale nei processi aziendali.
Non si tratta tanto di un problema di inefficienza quanto di prendere atto che il ruolo di manager e i modelli organizzativi fanno fatica a tenere il passo con i tempi.
Per quasi 100 anni, il ruolo manageriale è stato associato alle cinque funzioni di base definite da Henri Fayol: pianificare, organizzare, allocare le risorse, dirigere e controllare.
Queste dimensioni si riferiscono al perseguimento di un obiettivo fisso in un contesto stabile. Se le condizioni mutano, deve cambiare anche lo stile di direzione.
Per aiutare le organizzazioni a far fronte alle sfide odierne, i manager devono passare da un atteggiamento conservatore e reattivo ad un atteggiamento che favorisca l’innovazione.
Ciò non significa solo che il ruolo di supervisione tenderà ad essere meno necessario quando buona parte dei processi sarà automatizzato e quando l’intelligenza artificiale e i robots si sostituiranno al lavoro tradizionale.
Significa comprendere che il lavoro per come è stato immaginato fino ad oggi è al tramonto e che oltre all’automazione occorreranno figure professionali altamente qualificate che non potranno almeno in breve tempo essere sostituite dalle nuove tecnologie.
Far emergere, formare e promuovere queste professionalità sarà il compito dei nuovi manager.
Il ruolo di manager richiederà meno micro-management e maggiore autonomia da parte di personale altamente qualificato.
Il processo decisionale dovrà coinvolgere tutti ed il ruolo di manager dovrà essere di aiuto portando metodo e organizzazione nei team per metterli in grado di decidere autonomamente
Troppi manager continuano a privilegiare la stabilità e prevedibilità nell’impostare e organizzare il lavoro all’interno del proprio settore.
Oggi si richiede loro di ricercare l’innovazione dei processi attraverso l’introduzione di nuove tecnologie e di sperimentare nuovi modelli organizzativi compatibili con le evoluzioni in atto.
Ciò richiede di sviluppare una cultura orientata al problem solving individuale e di gruppo che riduca l’accentramento decisionale e favorisca l’emergere di figure che possiedano spirito di squadra, passione per l’innovazione e capacità di decidere autonomamente in base agli obiettivi loro assegnati.