Pensiero critico ed efficacia decisionale
Viviamo in una società basata sulla conoscenza e la capacità di pensiero critico consente di analizzare e valutare le informazioni in modo da essere in grado di prendere decisioni logiche e informate.
Il pensiero critico permette di ragionare in modo più razionale e disciplinato. Può ridurre i pregiudizi ed il rumore di fondo che producono e che impedisce di comprendere la realtà in profondità.
Inoltre consente di filtrare la mole crescente di informazioni cui siamo sottoposti quotidianamente distinguendo tra informazioni pertinenti e irrilevanti.
Senza capacità di pensiero critico, il nostro ragionamento potrebbe essere basato su convinzioni e convenzioni false o fittizie.
Esso consente inoltre di mantenere una mente aperta prendendo in considerazione prove o argomenti pertinenti per migliorare il processo decisionale basandolo sui fatti e sulla comprensione della realtà.
L’apertura mentale è la capacità di prendere volontariamente in considerazione alternative che sono collocate al di fuori delle nostre abituali convinzioni.
Viceversa, una mentalità ristretta inibisce la nostra capacità di apprendere nuove informazioni perché ci radica in ciò che già conosciamo e vede nella ricerca di opzioni una perdita di tempo.
Il pensiero critico può giovarsi sia di approcci strettamente lineari ricercando i rapporti di causa effetto e le relaioni logiche tra gli elementi oggetto di valutazione oppure applicare un pensiero non lineare ricercando attraverso tecniche di creatività il modo per superare i blocchi decisionali.
Il pensiero laterale o creativo richiede la capacità di uscire dalla propria zona di comfort per ricercare idee e soluzioni innovative.
Il pensiero critico richiede la capacità di ascoltare attentamente in modo da raccogliere le informazioni utili per decidere.
Viviamo in una società in cui si è abituati più a parlare che ascoltare e questo costituisce un limite alla possibilità di prendere decisioni efficaci.
Pensare criticamente dovrebbe portare a fare le domande giuste piuttosto che saltare alle conclusioni.
In sostanza, è necessario attivare un processo di problem solving per:
- raccogliere e filtrare le informazioni;
- analizzare in profondità ciò che le informazioni hanno da dirci;
- sviluppare ipotesi e scenari alternativi;
- ricercare soluzioni alternative ed opzioni;
- decidere operando una scelta tra le diverse opzioni e/o soluzioni;
- sottoporre a verifica le nostre decisioni in base alla loro effettiva efficacia.
E’ molto importante in tutto questo processo mantenersi vigili, evidenziare le incoerenze e soprattutto non innamorarsi troppo delle proprie idee.
Tutto questo richiede quindi notevoli doti di adattamento e flessibilità che privilegino l’efficacia decisionale come alternativa alla ripetizione di modelli stereotipati.