industria 4.0 KM
Gli ambienti di lavoro digitali offrono una notevole quantità di vantaggi per le aziende che operano al loro interno.

I consumatori possono essere serviti più velocemente e meglio, con un conseguente maggior livello di soddisfazione del cliente che produce fidelizzazione.

Possono essere generati nuovi flussi di entrate sulla base dei diversi modi di soddisfare le esigenze dei clienti.

Le operazioni diventano più efficienti, i rischi ed i costi si riducono e i margini migliorano.

Tuttavia, per ottenere questi benefici le aziende devono ridefinire il modo in cui affrontano al loro interno la gestione della conoscenza (knowledge management).

Le aziende che intraprendono la trasformazione digitale spesso scoprono che alcuni aspetti del lavoro diventano più difficili, anche se il servizio clienti migliora e aumenta la capacità di competere.

Vengono utilizzati più dati all’interno di workflow automatizzati, spesso per nuove modalità di prendere decisioni.

Le informazioni possono essere elaborate e condivise più rapidamente tra persone, sistemi e dispositivi.

Le aspettative di velocità e qualità dei servizi aumentano, mettendo più pressione sui lavoratori.

Nell’Industria 4.0 il mantra di “fare di più con meno risorse” domina l’ambiente di lavoro, dal momento che il vantaggio competitivo è determinato dall’aumento della produttività.

In questo contesto, i lavoratori sono spesso impreparati e sopraffatti dalla grande quantità e complessità delle informazioni necessarie per eseguire il lavoro.

Affinché le aziende possano sfruttare i benefici della digitalizzazione, devono affrontare il sovraccarico di informazioni rimodellando il proprio sistema di knowledge management.

Per fare ciò, occorre fare evolvere le conoscenze e le abilità della forza lavoro.

Ad esempio, l’industria dei cavi e delle telecomunicazioni è passata dalle reti analogiche a quelle digitali per fornire servizi migliori e aggiuntivi ai mercati, garantendo nuovi flussi di entrate e barriere concorrenziali.

Le aziende più evolute e lungimiranti si sono adattate in due modi:

  • Si sono rese conto che gli strumenti decisionali elettronici erano fondamentali per portare a termine il lavoro in modo rapido e accurato. Questi strumenti sono stati quindi integrati nel flusso di lavoro, in particolare nelle attività svolte dai tecnici che operano sul campo.
  • Di conseguenza hanno rimappato le conoscenze, le competenze e le abilità del personale tecnico per metterlo in condizione di configurare rapidamente i nuovi servizi digitali in base alle esigenze dei clienti. Sono state trasferite nuove competenze attraverso programmi di formazione e attraverso reti interne di knowledge management.

Inoltre, l’introduzione di tecnologie digitali interconnesse per applicazioni industriali (IIoT) pone particolari sfide in termini di adeguamento prima di tutto culturale e poi operativo da parte della forza lavoro.

Per abbracciare i vantaggi delle operazioni digitali e dei modelli di business ad esse legati, le aziende devono garantire che chi si occupa di knowledge management nelle organizzazioni comprenda le modalità migliori per diffondere le conoscenze necessarie all’impiego di IIoT.

Ciò al fine di creare una roadmap per lo sviluppo della forza lavoro in grado di integrare il ruolo dei dispositivi intelligenti ed interconnessi e di grandi volumi di dati nelle aziende digitalizzate.