Intelligenza Artificiale e produttività
Nonostante la preoccupazione che l’intelligenza artificiale e la robotica potranno un giorno sostituire i lavoratori, un recente sondaggio svolto dal Pew Research Center ha rilevato che il 65% degli americani si aspetta che la maggior parte dei posti di lavoro saranno automatizzati dal 2065.
Molte organizzazioni stanno utilizzando strumenti di intelligenza artificiale (AI) per aumentare la produttività.
Vengono utilizzati assistenti digitali virtuali in grado di raccogliere informazioni e svolgere compiti automatizzati, come ad esempio Amy per la pianificazione di riunioni, o per rispondere a richieste dei clienti.
Invece di avere cinque o sei schermi aperti sul proprio desktop in una sola volta alla ricerca di informazioni che potrebbero rispondere ad una domanda del cliente, il personale del servizio Customer Care può lavorare con un assistente virtuale per ottenere le risposte di cui si ha bisogno
Mentre questi sembrano solo piccoli compiti, le aziende che li utilizzano stanno segnalando una maggiore produttività dei dipendenti.
Se si utilizzano strumenti come Amazon Echo, Apple Siri, o Microsoft Cortana, si tratta di strumenti che inglobano tecnologie di Intelligenza Artificiale.
Alcuni consumatori sono ancora titubanti rispetto alle vetture auto-guidate ma hanno cominciato ad apprezzare la presenza di navigatori, sensori, videocamere e park-assistant nelle auto tradizionali.
Col passare del tempo, tutto sta diventando più sofisticato, così come del resto anche i nostri smartphone, tablet e computer portatili.
Un errore comune condiviso dalla massa di persone è che l’Intelligenza Artificiale coincida con i robot, ma l’AI non prende necessariamente la forma di una macchina ma vive all’interno di una pluralità di dispositivi cui si accede tramite microfono, touchpad e/o tastiera.
L’interazione umana è essenziale per il successo dell’Intelligenza Artificiale.
La chiave del successo di questa tecnologia consiste proprio nell’apprendere le preferenze di chi la utilizza per aumentarne la produttività e la capacità di selezionare ciò che è utile a tal fine.
Per esempio, se l’Intelligenza Artificiale viene utilizzata in un call center, è importante ascoltare e rivedere le trascrizioni per assicurarsi che l’AI fornisca un’esperienza coerente giorno per giorno e di settimana in settimana. Se viene fornita una risposta diversa ogni giorno, si finisce per non fidarsi dello strumento.
Lo stesso vale per gli agenti virtuali. Hanno bisogno di un certo periodo di tempo di apprendimento per dare risposte coerenti e sviluppare la fiducia nei propri confronti.
L’esercito americano ha utilizzato l’agente virtuale SGT STAR per rispondere alle domande dei soldati e delle potenziali reclute per un decennio.
SGT STAR è migliorato con l’età ed è ora disponibile per rispondere alle domande via goarmy.com, una applicazione scaricabile e anche su Facebook. Attraverso l’algoritmo e l’analisi dei flussi di dati, l’agente virtuale è stato reso più intelligente e più preciso nelle sue risposte.
I dati forniti da SGT Star hanno anche aiutato l’Esercito per le sue esigenze di pianificazione e previsione degli organici, e ha permesso all’Esercito di modificare le sue pagine web per anticipare le ricerche e le domande dei soldati e delle potenziali reclute.