Il settore farmaceutico è un settore altamente legato alle attività di ricerca e sviluppo (R&D). Le aziende devono infatti investire una percentuale elevata dei loro ricavi di vendita in programmi di ricerca al fine di assicurare lo sviluppo dei futuri prodotti.
La capacità di un’azienda di massimizzare i rendimenti dai propri investimenti in ricerca è fondamentale per il successo di lungo termine nel settore farmaceutico.
Tuttavia, in questo settore l’andamento della spesa ed il suo impatto sui budget possono andare rapidamente fuori controllo se non viene applicata una metodologia di project management.
Inoltre i maggiori controlli per le autorizzazioni governative hanno spostato in avanti il break-even point di ciascun prodotto mentre l’intensa concorrenza dei farmaci generici, le scadenze di molti brevetti hanno portato ad un accorciamento complessivo del ciclo di vita dei prodotti.
A ciò si aggiungono le pressioni da contribuenti per ridurre i costi di prescrizione, per cui in futuro è improbabile attendersi una crescita sostanziale dei margini.
E’ quindi fondamentale che le aziende farmaceutiche siano in grado di sviluppare con successo, lanciare e commercializzare nuovi prodotti per remunerare gli azionisti e gli investitori.
Mentre l’industria farmaceutica è impegnata nell’affrontare queste sfide, le aziende biotecnologiche si sono evolute da semplici pionieri fino a diventare fornitori integrati di prodotti e servizi per l’industria farmaceutica in generale.
In tal senso, collaborano e competono al tempo stesso con le aziende farmaceutiche e forniscono oggi il modello più convincente per guidare l’innovazione nel settore farmaceutico.
L’avanzamento delle biotecnologie ha introdotto un nuovo segmento nel settore, con aziende focalizzate intorno a nuove tecnologie per la ricerca e sviluppo. Inoltre, l’impatto della genomica ha richiesto a tutte le aziende di ricerca di effettuare ulteriori investimenti ingenti e rischiosi in nuove tecnologie e piattaforme.
In aggiunta a queste tendenze basate sulla tecnologia, l’intensa attività di merge & acquisition ha causato cambiamenti strutturali del contesto competitivo, e sono nati nuovi rapporti di collaborazione e di concorrenza nel settore farmaceutico.
Tutto questo richiede la maturazione all’interno del settore di nuove competenze di business e di gestione dei progetti che migliorino il time to market.
La maggior parte dei processi di sviluppo dei farmaci soffre infatti di problemi di pianificazione con frequenti ritardi nello sviluppo, attività impreviste, superamento dei costi, e perdite di risorse derivanti dal turnover.
Queste lacune sono spesso dovute ad una gestione dei progetti da parte di personale accademico con scarse conoscenze di business e di project management.
Pur possedendo una esperienza (a volte non sufficientemente razionalizzata) ed un approccio mentale compatibili con le logiche necessarie a gestire progetti, i responsabili di progetto ed i componenti dei team dei programmi di ricerca debbono essere coinvolti nella condivisione di una comune metodologia di lavoro in modo da facilitare il lavoro attuando processi e comportamenti coerenti con gli obiettivi dei programmi.
Ciò può essere attuato attraverso la partecipazione a corsi di project management ed attraverso la personalizzazione della metodologia di project management in base alle specificità di ciascuna azienda farmaceutica.
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