Come motivare un team

motivare un teamMotivare un team di progetto è un compito spesso arduo per un project manager.

In realtà un individuo può trovare solo in sé stesso le motivazioni per fare una determinata azione. Questo dipende dalla sua struttura psicologica, dalla sua esperienza e storia personale.

Ciò che ci motiva oggi è diverso da ciò che ci motivava un tempo ed è diverso da ciò che ci motiverà domani.

Un responsabile di progetto può solo cercare di comprendere le caratteristiche di ciascun componente del gruppo di lavoro ed in base a queste individuare delle opportunità.

Se è complicato intervenire sui singoli individui figuriamoci sull’insieme delle persone che compongono il team. Intervengono in questo caso fattori personali e di gruppo.

Inoltre, ciò che motiva una persona non è detto che vada bene per un’altra e ragionare per stereotipi non aiuta e ci allontana dalla realtà.

Per motivare un team il project manager deve avere quindi buone doti di comprensione della natura umana per saperla coniugare con gli obiettivi da raggiungere.

A. Maslow ha studiato il fenomeno della motivazione ed ha individuato 5 livelli di bisogni che gli individui tendono a soddisfare:

  1. I bisogni di base o fisiologici: mangiare, bere , dormire, sopravvivere
  2. I bisogni di sicurezza: avere un lavoro, vestirsi, proteggersi dalle possibili minacce.
  3. I bisogni di appartenenza: avere una famiglia, appartenere ad un gruppo, ricevere e manifestare cura ed affetto.
  4. Il bisogno di stima: essere orgogliosi di sé stessi, sentire la stima delle persone e dei gruppi di appartenenza.
  5. Il bisogno di autorealizzazione: la necessità di agire e pensare autonomamente e senza il condizionamento che deriva dal consenso altrui.

Un aspetto importante degli studi di Maslow è la tendenza ad agire sulla base di una determinata spinta motivazionale solo quando i bisogni sottostanti sono stati soddisfatti. Ad esempio, difficilmente una persona è interessata alla stima altrui se è ancora impegnata nel soddisfare i propri bisogni fisiologici di base.

Il contesto culturale di riferimento stabilisce comunque dei punti comuni e per motivare un team possono essere particolarmente utili gli studi di F. Herzberg sui fattori legati all’ambito lavorativo:

  1. Fattori igienici che, seppure di per sé non motivanti, qualora non soddisfatti possono produrre demotivazione:
    • Le condizioni di lavoro (orario, riposo settimanale, stipendio);
    • Le politiche di gestione del personale;
    • Il supporto di capi e supervisori;
    • Le relazioni interpersonali;
    • La sicurezza del lavoro e sul lavoro.
  2. Fattori motivanti che incidono direttamente sulla spinta ad agire delle persone:
    • Il riconoscimento dei risultati raggiunti;
    • Un maggior livello di autonomia e responsabilità;
    • Lavoro qualificante;
    • La crescita professionale;
    • L’avanzamento nella carriera.

Azioni per motivare un team

Il rischio è comunque quello di generalizzare per cui occorre ragionare caso per caso e soprattutto mediare la prospettiva esistenziale rappresentata da Maslow con quella legata al contesto lavorativo rappresentata da Herzberg.

Ciò che in definitiva si può fare per motivare un team è:

  • Essere molto chiari e trasparenti nel comunicare obiettivi, compiti e risultati
  • Garantire il proprio supporto
  • Fornire opportunità di realizzazione
  • Riconoscere i risultati raggiunti dalle persone attraverso riconoscimenti simbolici e premi
  • Definire obiettivi in grado di soddisfare le caratteristiche professionali dei vari membri del team
  • Fornire l’opportunità di progredire nel proprio ruolo
  • Offrire piani di formazione e di sviluppo, in modo che le persone possano raggiungere le posizioni alle quali ambiscono all’interno dell’organizzazione