aumentare la produttività
L’incertezza è ormai una caratteristica di questa nostra epoca.

Assistiamo al progressivo abbandono della definizione puntuale di strategie per privilegiare approcci tattici.

Il breve periodo fa premio sul lungo periodo e si finisce così per istituzionalizzare la rinuncia ad esaminare le conseguenze delle decisioni che vengono prese.

Di fatto l’incertezza più che una causa è proprio la conseguenza di questa rinuncia ad un orientamento di lungo periodo.

In questo contesto il management delle organizzazioni si sente autorizzato a rivedere continuamente obiettivi e linee guida suscitando spesso disorientamento in chi è chiamato a raggiungere tali obiettivi ed a seguire le indicazioni della direzione.

L’unica certezza è che verrà sempre più richiesto a tutti i livelli di svolgere una maggior quantità di lavoro disponendo di sempre minori risorse per svolgere tale lavoro.

L’unica risposta organizzativa coerente con tale diktat è quella di aumentare il livello di produttività e cioè di organizzazione del lavoro.

Per fortuna esistono numerosi strumenti concettuali, metodologici e software adeguati a supportare tale necessità.

Non ci sono alternative. O ci si organizza meglio o si è destinati a sparire.

Questo fatto riguarda imprese ed anche singoli individui all’interno delle organizzazioni che non si attrezzano per affrontare le sfide che il futuro è destinato a proporre.

La cosiddetta crisi non si risolverà ricreando situazioni passate. La luce in fondo al tunnel illuminerà un paesaggio diverso da quello visto prima di entrare nel tunnel.

Le condizioni di occupazione saranno diverse dal passato.

Verranno non solo richieste competenze specialistiche ma anche di tipo organizzativo.

La capacità di organizzare il proprio lavoro o quello degli altri sono fondamentali.

In particolare la capacità di pianificare in condizioni di incertezza è una competenza strategica.

Significa farsi carico dell’incertezza senza per questo rinunciare a considerare scenari alternativi attraverso i quali arrivare a prendere le decisioni migliori.

In particolare si possono adottare approcci di pianificazione a finestra mobile quando le informazioni sono poche e volatili.

Oppure può essere adottata una metodologia agile nell’impostare nuove iniziative in modo da definire progressivamente il da farsi tenendo conto dell’incertezza e della disponibilità momentanea di risorse.

Quando il tempo è comunque limitato ed occorre decidere cosa può essere fatto in base al livello qualitativo concordato con il management, allora possono essere adottate tecniche di timeboxing per ottimizzare il livello di produttività.

La sfera dell’autorganizzazione per aumentare la produttività individuale sarà invece sempre più dominata dalla capacità di produrre e gestire to-do list utilizzando strumenti di produttività individuale.