capacità di ascolto
Quando si pensa ai grandi leader, spesso pensiamo a grandi oratori che motivano le persone all’azione.

Ma uno dei tratti fondamentali della leadership è la capacità di ascolto.

Sapere ascoltare non significa solo valorizzare il punto di vista altrui, significa raccogliere più informazioni per poi prendere decisioni più efficaci.

Molti trovano più facile parlare che ascoltare. Ritengono che sia importante far pesare il proprio punto di vista adducendo più elementi possibile a sostegno delle proprie posizioni.

In questo modo si finisce per parlare troppo e sicuramente tra i molti argomenti ce ne sarà sempre qualcuno più debole degli altri su cui si rischia di essere attaccati.

La capacità di ascolto invece invita ad assumere il punto di vista altrui nell’osservare i diversi problemi. Ciò consente di esplorare logiche e strategie che altrimenti non potrebbero emergere.

Questo modo di porsi richiede alcune precondizioni che sono estremamente importanti:

  1. Apertura mentale. Quante volte si parla con qualcuno avendo già in mente come andrà la conversazione? Quante volte interrompiamo per anticipare il punto di vista altrui? Quante volte ci facciamo distrarre dai nostri pensieri e preoccupazioni? Saper ascoltare richiede invece di porsi di fronte all’altro come una carta assorbente. Senza pregiudizi. Evitando di attribuire false intenzioni. Senza anticipare. Limitandoci a registrare ciò che ci viene comunicato.
  2. Contenimento del disagio. Ascoltare può essere difficile e scomodo. Si è spesso costretti a sentire cose su cui non si è d’accordo. Occorre resistere alla prima tentazione di controbattere. Ci impedirebbe di raccogliere ulteriori informazioni sulla controparte e sulla sua posizione.
  3. Linguaggio del corpo. La capacità di ascolto si concentra non solo sul contenuto ma anche sulla forma, sulle modalità con cui la comunicazione avviene. E’ importante tenere presenti le espressioni non verbali, il tono della voce, le posture. Tutto questo rivela lo stato d’animo di chi parla e quindi aiuta a decodificare meglio i significati latenti di ciò che viene detto.
  4. Le pause. Prima di rispondere ai nostri interlocutori prendiamo una pausa. Ci aiuta a verificare che non intendano aggiungere altro e a riflettere su quanto è già stato detto. Dimostrerà anche la nostra volontà di non essere aggressivi ed anzi di porci in chiave costruttiva.
  5. Uso di parafrasi. Può essere utile durante una conversazione ripetere con parole proprie ciò che l’interlocutore ha detto. Ciò ha diversi vantaggi: esprime volontà di approfondire, valorizza il contributo fornito dall’altro, aiuta a chiarire gli aspetti dubbi, permette di costruire sui punti di convergenza.
  6. “Chi domanda, Comanda”. Questo antico detto evidenzia il fatto che chi domanda pone l’altro in una condizione attiva, lo mette appunto nella condizione di dovere rispondere e quindi parlare fornendo utili informazioni. Saper porre le domande giuste è quindi la chiave per gestire una comunicazione mentre la capacità di ascolto ci consente di imbastire le strategie di risposta più efficaci.