Nel suddividere il lavoro da svolgere e definire la WBS di un progetto ci si può porre il problema di quale sia il livello ottimale di dettaglio cui è necessario arrivare.
In particolare, se le dimensioni di un work package (pacchetto di lavoro) sono troppo ampie, può risultare impossibile controllare in modo efficiente l’avanzamento del lavoro e scoprire troppo tardi che quel work package è in ritardo
Viceversa, se le dimensioni di un work package sono troppo piccole e quindi i pacchetti di lavoro sono troppo numerosi, diventerà difficile tenerne traccia, specialmente se il lavoro è pianificato in un futuro piuttosto distante. In quest’ultimo caso un buon compromesso può essere ottenuto applicando la tecnica di pianificazione a finestra mobile o progressiva.
Nella pratica, un limite effettivo della granularità della WBS può considerarsi raggiunto quando ciascun pacchetto di lavoro corrisponde ad un deliverable previsto dal progetto.
Più specificatamente, le dimensioni di un work package dovrebbero essere comprese tra le 8 ore di lavoro e le 80 ore di lavoro.
Da questo punto di vista, il livello di dettaglio dipende da quanto si desidera spingere in profondità il controllo del progetto. Ciò a sua volta dipende da:
- quanto il progetto è percepito come critico, oneroso dall’organizzazione che lo deve realizzare;
- quante informazioni si dispongono in fase di avvio;
- quant’è l’esperienza del project manager acquisita su progetti similari.
Se il progetto è particolarmente innovativo ed il project manager ha poca esperienza in quel tipo di progetto, è interesse dell’organizzazione e del responsabile di progetto approfondire il livello di dettaglio fino al punto di ben comprendere tutte le implicazioni organizzative e realizzative.
Viceversa, se il progetto è ricorrente e c’è un buon livello di esperienza di tutti gli stekeholders nell’affrontare questo tipo di iniziative, allora le dimensioni di un work package possono essere anche ampie, data la minore esigenza di controllo.
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