Come riconoscere il conflitto nel team

Gli scontri danneggiano il morale e lo spirito di squadra ed uno scontro è sempre sintomo di un conflitto non gestito o gestito male.

Per questo è importante avere una strategia nella gestione dei conflitti e saper riconoscere un conflitto sano da uno pericoloso.

Le persone hanno idee diverse; questa diversità aiuta a superare eventuali carenze individuali. Significa anche che il conflitto è inevitabile sui progetti.

Ogni volta che abbiamo persone che contribuiscono con opinioni diverse su una soluzione, ci sarà un certo livello di conflitto.

Il piccolo disaccordo nella ricerca di una soluzione migliore è positivo e benvenuto. Il battibecco persistente e gli attacchi personali sono distruttivi e devono essere evitati.

Innanzitutto, riconosciamo che gli approcci alla risoluzione dei conflitti dovrebbero essere adattati a ciascuna specifica situazione.

Quindi, mentre non esiste una formula, è utile comprendere e caratterizzare i vari livelli di conflitto. Intuitivamente, sappiamo che un sano dibattito ci aiuta a sviluppare soluzioni più forti ed è generalmente una buona cosa.

All’altra estremità della scala, sappiamo che gli attacchi personali e il bullismo non possono essere tollerati e devono essere affrontati.

Diversi livelli di conflitto

  • Livello 1 (Problema da risolvere) – Il linguaggio è amichevole e costruttivo. Le persone usano dichiarazioni fattuali per giustificare i loro punti di vista. Ad esempio, i membri del team possono fare dichiarazioni come “Oh, vedo quello che stai dicendo ora. Preferisco ancora l’altro approccio, ma capisco il tuo suggerimento”.
  • Livello 2 (Disaccordo) – Il linguaggio inizia a includere l’autoprotezione. Ad esempio, i membri del team possono fare dichiarazioni come “So che pensi che la mia idea non funzionerà altrettanto bene, ma l’ultima volta abbiamo provato il tuo approccio e ci sono stati molti problemi”.
  • Livello 3 (Sfida) – I membri del team iniziano a usare un linguaggio distorto, come generalizzazioni eccessive e posizioni ingrandite (come “Sei sempre il solito disfattista” e “Non hai capito nulla del problema”).
  • Livello 4 (Crociata) -Il conflitto diventa più ideologico e polarizzato, come “Sono semplicemente in errore” e “Non vale nemmeno la pena parlare con loro”.
  • Livello 5 (Guerra totale) – Il linguaggio è completamente combattivo e antagonista Le persone con opinioni diverse raramente parlano direttamente tra loro, invece parlano a quelli “dalla loro parte” ed esprimono sentimenti come “O noi o loro” e “Dobbiamo fargli capire che hanno torto”

La paura del conflitto

Una certa dose di conflitto è salutare e testimonia impegno ed interesse nel trovare soluzioni in grado di risolvere un problema.

L’importante è che il conflitto si mantenga ai livelli bassi della scala precedentemente delineata.

Altrimenti il livello di scontro porta a mancanza di fiducia e ad una generalizzata paura del conflitto che si traduce in mancanza di impegno e tendenza delle persone a defilarsi.

Inoltre, senza un dibattito appassionato e costruttivo, i membri del team raramente sottoscrivono e si impegnano nelle decisioni, anche se possono fingere un accordo durante le riunioni.

Questo è il cuore del motivo per cui è auspicabile un conflitto sano. Permette il solido test delle idee che porta al consenso e ad un forte impegno nelle decisioni prese dal gruppo.