innovazione sviluppo prodotti
La capacità di innovazione e rapidità in termini di time-to-market dimostrate dalle aziende digitalmente più evolute hanno messo in evidenza le carenze nei processi di sviluppo prodotti delle imprese più tradizionali.

Tutte le analisi più recenti convergono sul fatto che nell’economia digitale rilasciare troppo tardi un prodotto ben sviluppato è più costoso che essere il primo sul mercato con un buon prodotto che deve essere ancora migliorato.

Quest’ultimo approccio è stato preso in prestito dagli sviluppatori di software che rilasciano versioni beta di nuovi prodotti per ottenere reazioni anticipate dai clienti, analizzare le preferenze dei clienti tramite test A / B e quindi fornire feedback sui cambiamenti apportati in cicli brevi e frequenti.

Queste aziende analizzano i dati per guidare lo sviluppo di nuovi prodotti, nonché gli aggiornamenti software che correggono difetti nei prodotti esistenti oppure aggiungono nuove funzionalità.

Le potenziali applicazioni, tuttavia, vanno oltre questo singolo ambito.

Innovazione tecnologica e sviluppo prodotti

Ad esempio, i sensori incorporati nelle apparecchiature meccaniche possono rivelare più di quanto le aziende abbiano mai saputo su come le loro macchine funzionassero nel mondo reale.

Inoltre, tutti i tipi di prodotti dotati di accessori digitali, dagli smartphone alle attrezzature agricole, possono essere monitorati e gestiti utilizzando le applicazioni Internet of Things (IoT).

Però in questo modo si finisce per rilasciare molte versioni differenti dei prodotti, ad esempio modelli su misura con requisiti che variano tra diverse aree geografiche.

La sfida che si pone è tenere traccia di tutte queste versioni e, quando occorre rilasciare degli aggiornamenti, è necessario assicurarsi in primo luogo che ogni aggiornamento funzioni su ogni versione di un prodotto.

Alcuni team di sviluppo prodotti hanno iniziato ad affrontare questi limiti impiegando “gemelli digitali” (digital twins), che sono controparti virtuali di prodotti fisici.

Si tratta di modelli supportati da tecnologie di intelligenza artificiale e machine learning che consentono di sincronizzare da vicino le informazioni sui prodotti esistenti (l’esatta versione software e configurazione hardware) con dati reali sull’utilizzo e le prestazioni effettive di un prodotto per tutto il suo ciclo di vita.

In questo modo è possibile monitorare con precisione i problemi e scoprire i malfunzionamenti, le avarie, le inefficienze e le esigenze insoddisfatte dei clienti.

Tali rilevazioni possono indirizzare le aziende verso innovazioni nella progettazione di nuovi prodotti, nonché significative riduzioni dei tempi e delle spese associati a tali attività come la manutenzione, il richiamo di prodotti, il rispetto dei requisiti normativi e la riorganizzazione dei processi produttivi.

Le tecnologie di visualizzazione come la realtà virtuale (VR), la realtà aumentata (AR) e la stampa 3-D possono apportare miglioramenti ancora maggiori nella velocità e nella flessibilità degli sforzi per sviluppare un prodotto.

Mentre i progettisti possono dedicare cinque o sei settimane all’assemblaggio di un prototipo fisico, è possibile costruire un prototipo in realtà virtuale in pochi giorni.

Con una strumentazione adeguata, i team di sviluppo prodotti possono modificare questi prototipi ancora più rapidamente e stimare in tempo reale le implicazioni in termini di costi dei potenziali miglioramenti nel disegno tecnico e funzionale.

L’uso efficace della realtà virtuale può ridurre in modo significativo i costi di ricerca e sviluppo e il tempo di commercializzazione (fino al 10-15% per ogni misura), ottenendo allo stesso tempo guadagni nelle prestazioni del prodotto.

Innovazione organizzativa per lo sviluppo prodotti

Per abbattere i silos organizzativi che ostacolano una rapida innovazione, molte aziende creano team interfunzionali. Gruppi autonomi responsabili della generazione rapida di nuove idee.

Il team deve includere membri di ogni funzione che tipicamente partecipa allo sviluppo prodotti: ingegneria, data analytics, marketing e vendite, finanza e produzione, per citarne alcuni.

A queste persone si possono aggiungersi professionisti esperti che lavorano applicando metodologie agili: un product owner, che decide in che cosa consistono i nuovi prodotti, e uno scrum master, che organizza e gestisce il processo di sviluppo iterativo (test-and-learn).

Conclusioni

Sebbene tutti questi approcci abbiano dimostrato di velocizzare l’innovazione in aziende tradizionali, ciascuno di essi si adatta meglio di altri a determinate situazioni.

Per le aziende con una solida pipeline di idee innovative ma con processi lenti o obsoletiper lo sviluppo prodotti, i gemelli digitali e i prototipi in realtà virtuale possono servire come potenti acceleratori, a condizione che le aziende siano disposte a investire nelle nuove tecnologie e nelle competenze degli sviluppatori.

I gemelli digitali, in particolare, richiedono moderne architetture di dati insieme a sofisticati sistemi IoT che consentono di acquisire dati e inviare aggiornamenti ai prodotti presenti sul campo.

Gestione dell’innovazione