efficacia, efficienza e produttività
Mai termini come efficacia, efficienza e produttività sono stati così tanto utilizzati e fraintesi come nell’epoca attuale.

Molte volte vengono utilizzati come sinonimi anche dai media. Ma si tratta in realtà di concetti con significati ed implicazioni profondamente diversi tra loro.

Tutto ciò deriva dal fatto che la loro definizione non è così ovvia come potrebbe a prima vista sembrare. Ma, al di là della definizione, è indispensabile scoprirne i contenuti.

Efficacia

Possiamo dire che l’efficacia è rappresentata dal rapporto esistente tra i risultati ottenuti attraverso una determinata attività e gli obiettivi preventivamente fissati.

In sostanza si definisce efficace ogni azione che consente di raggiungere lo scopo prefisso.

Nella realtà esistono strette relazioni tra efficacia, efficienza e produttività.

Per meglio comprenderle, è opportuno trovare una forma di rappresentazione che consenta, oltre che di controllarne l’esattezza, anche di stabilire e focalizzare queste relazioni.

Pertanto possiamo definire un indice di efficacia: E=Ps / O

In questo indicatore E è l’efficacia, Ps è il risultato (prodotto o servizio) ottenuto da una certa attività e O è l’obiettivo previsto per quella attività.

Ad esempio, se un’azienda si ripromette di raggiungere in un certo periodo di tempo il 20% della quota di mercato per un nuovo prodotto ed alla fine verifica di aver raggiunto solo una quota di mercato del 10% allora l’indice di efficacia è pari al 50%.

Efficienza

L’efficienza ha a che vedere con le risorse necessarie per raggiungere un determinato obiettivo.

In particolare l’efficienza è rappresentata dalla destinazione della corretta quantità di risorse e dal loro utilizzo.

Possiamo quindi definire il seguente indice di efficienza: Efc= E x R / R’

In questo indicatore Efc è l’efficienza, E è l’efficacia, R sono le risorse assegnate e R’ sono le risorse realmente utilizzate.

Per risorse si possono intendere risorse umane, finanziarie, mezzi e materiali, ma, poiché tutto è riconducibile ad un costo, possiamo assumere che siano espresse tutte in termini finanziari.

In base a questa definizione risulta evidente come senza efficacia non ha senso parlare di efficienza. Se non si raggiungono gli obiettivi che senso ha aver usato poche risorse?

Questo va detto perché in molte aziende viene fatto passare il messaggio che ciò che più conta sia l’efficienza.

Ma, come detto, se non si raggiungono i risultati attesi a cosa serve essere efficienti?

Per intenderci, se una casa automobilistica non riesce a progettare modelli di auto accattivanti per il mercato, non sarà un utilizzo iper-efficiente delle risorse a salvarla.

Quindi prima occorre fissare gli obiettivi, poi cercare di raggiungerli e solo a questo punto ci si può porre il problema di ottimizzare le risorse ed essere efficienti.

Produttività

Si fa un gran parlare di produttività e della necessità del suo recupero nelle organizzazioni come se essa rappresentasse da sola la panacea di tutti i mali.

Nella realtà la produttività è solo un fattore derivato in quanto è costituita dal rapporto esistente tra i risultati ottenuti e le risorse spese.

Possiamo quindi rappresentare la produttività come: Prod=Ps / R’

In questo indicatore Prod è la produttività, Ps è il prodotto o servizio ottenuto e R’ sono le risorse spese per ottenerlo.

In base ai precedenti indicatori, l’indicatore di produttività può anche essere definito come Prod= E’ x O / R

Ciò significa che la produttività è data dell’efficienza per la produttività teorica rappresentata dal rapporto O / R.

Quindi si può dire che intervenire sulla produttività significa intervenire sulla capacità di un’organizzazione di fissare obiettivi raggiungibili e di gestire in modo efficiente le risorse per raggiungere tali obiettivi.