servant leadership
Il concetto di Servant Leadership (o Leadership di Servizio) non è affatto nuovo. Sono semmai nuove le applicazioni nella fase storica attuale.

Per servant leadership si intende un modello di leadership in cui il leader si mette al servizio dei propri collaboratori fornendo gli strumenti e il supporto organizzativo necessario per raggiungere i loro obiettivi.

Si tratta di uno stile di guida maturo in cui le persone sono chiamate ad assumersi la responsabilità dei propri obiettivi riportando non solo i problemi che incontrano nel raggiungimento degli obiettivi ma anche le possibili soluzioni .

In questo contesto il leader agisce come un mentore cercando di comprendere di cosa le persone hanno bisogno e mettendosi a disposizione nel problem solving e nella ricerca delle modalità più opportune per superare le difficoltà soprattutto organizzative.

Il servant leader non assume un comportamento direttivo forzando obiettivi e risposte risolutive ma chiede ai propri collaboratori di dirgli cosa può fare per metterli in condizione di superare le difficoltà.

La servant leadership richiede un atteggiamento maturo da parte dei collaboratori. Coloro che si aspettano risposte definitive si troveranno in difficoltà. Coloro che hanno bisogno di un capo decisionista percepiranno il servant leader come un capo debole e probabilmente non all’altezza.

Questo modello va bene invece nelle strutture altamente professionalizzate dove i collaboratori sono tutti professionisti qualificati che non hanno bisogno di un capo super-tecnico ma necessitano invece di qualcuno che sia in grado di creare le condizioni organizzative per metterli in condizione di operare.

Come il partner anziano di uno studio professionale, il servant leader deve possedere l’autorevolezza per essere percepito sempre come un consulente in grado di indirizzare i problemi e orientare le persone affinché trovino da sole le risposte ai propri interrogativi. In questo ambito le persone devono sentire di potersi fidare per aprirsi e richiedere il supporto di cui hanno bisogno.

Come un cane pastore guida il gregge “da dietro” orientandone la direzione senza imporla.

Paradossalmente vede ogni forzatura come un atto che finisce per deresponsabilizzare le persone mentre il suo obiettivo è quello di aumentare il livello di impegno dei propri collaboratori.

Se qualcuno ha invece in mente un modello autoritario, la servant leadership apparirà come l’antitesi.

Questa modalità non è adatta in tutti i contesti. Fa premio laddove è necessario favorire la crescita delle persone.

Risulta invece problematica laddove fa premio la rapidità decisionale perché sicuramente una decisione imposta dall’alto è più rapida ma non è necessariamente la migliore.

La servant leadership necessita di tempo per affermarsi e richiede di lasciare tutto il tempo alle persone per reperire pragmaticamente le informazioni necessarie ad analizzare, diagnosticare e risolvere le questioni che si presentano.