Il Project Management Institute ha recentemente rilasciato la terza edizione dello standard per il Program Management.
Essa si aggiunge alla quinta edizione dello standard PMBOK® ed alla terza edizione dello standard per il Project Portfolio Management.
La terza edizione del program management standard si compone di 106 pagine. Rispetto alla seconda versione (che era di 271 pagine) presenta quindi un numero di pagine inferiore dovuto ad un miglior livello di integrazione con lo standard PMBOK evitando quindi inutili ripetizioni di aspetti riguardanti gli aspetti interni ai vari progetti che compongono un programma.
Il nuovo standard fornisce una conoscenza dettagliata della gestione di un programma e promuove la comunicazione e il coordinamento efficiente ed efficace tra program manager e project manager dei progetti che fanno parte del programma.
I principali aggiornamenti riguardano:
- Program Life Cycle cui è stato assegnato un capitolo specifico che illustra le fasi che caratterizzano un programma ed i processi di supporto.
- Una definizione più dettagliata della gestione dei programmi all’interno di un’organizzazione in modo da delineare le differenze fondamentali tra la gestione dei progetti e la gestione del programma.
Il framework di program management presenta la seguente articolazione:
- Introduzione/Panoramica
- Program Management Performance Domains
- Program Strategy Alignment
- Program Benefits Management
- Program Stakeholder Engagement
- Program Governance
- Program Life Cycle Management
- Program Management Supporting Processes
Il documento presenta inoltre due utili appendici sulle competenze e sui documenti necessari per gestire un programma.
La terza edizione del program management standard si concentra sulla gestione di “programmi strategici” in termini di contributo al business. Per questo motivo è stata dedicata particolare attenzione alla gestione dei benefit attesi e degli aspetti economici e finanziari che sono prevalenti in un programma.
Minore enfasi è stata posta sui programmi operativi in cui prevalgono logiche di coordinamento multi progetto e di condivisone delle risorse.
E’ quindi lecito attendersi che le prossime edizioni dello standard integrino quest’ultimo aspetto in modo da supportare meglio quelle organizzazioni che attuano programmi che, pur non avendo dimensioni finanziarie rilevanti, si sviluppano su più anni e con risorse qualificate la cui allocazione deve essere ottimizzata per evitare problemi di disponibilità.