Parametri per selezionare un progetto

parametri per selezionare un progettoLa necessità di individuare dei parametri per selezionare un progetto può riguardare anche organizzazioni che non applicano criteri strutturati di gestione del portafoglio progetti.

Ad esempio può accadere che una determinata organizzazione abbia una sostanziale scarsità di risorse e si trovi quindi a dover scegliere su quali progetti concentrare l’attenzione e gli investimenti. In queste condizioni l’obiettivo è quindi di individuare i parametri per selezionare un progetto che risulti meno rischioso e che comporti il maggior profitto.

In quest’ottica esistono due approcci metodologici diversi costituiti da:

  • Metodi ad ottimizzazione vincolata. Sono basati su modelli matematici come la programmazione lineare e non lineare, integer & dinamic programming. Per poter applicare tali modelli è necessario avere specifici strumenti software che ne possono consentire una agevole implementazione sui progetti.
  • Metodi basati sull’analisi dei benefici che verranno sviluppati nel seguito dell’articolo.

Metodi basati sull’analisi dei benefici

I parametri per selezionare un progetto basati sull’analisi dei benefici richiedono di calcolare il valore attualizzato dei flussi di cassa in ingresso ed in uscita da un progetto.

L’attualizzazione riguarda il fatto che il valore del denaro ricevuto oggi non è lo stesso a distanza di anni.

Ad esempio 10000 euro ricevuti oggi tra 10 anni varranno molto meno in funzione del tasso di inflazione e del potere d’acquisto che variano col tempo.

Pertanto quando si valutano gli investimenti attuali e la loro resa nel tempo (rendimento) occorre far riferimento al cosiddetto flusso di cassa scontato.

In quest’ottica è possibile individuare i seguenti parametri per selezionare un progetto:

  • Rapporto Benefici/Costi. Come suggerisce il termine, si fa riferimento al rapporto tra la valutazione dei ritorni economici di un progetto e gli investimenti richiesti per coprire i costi. Andranno quindi selezionati i progetti col rapporto tra benefici e costi più alto.
  • Valore Economico Aggiunto (EVA). Viene calcolato come differenza tra il risultato operativo netto (dopo le imposte) ed il costo del capitale necessario per ottenere tale risultato. Anche in questo caso verranno selezionati i progetti con il valore corrispondente più alto.
  • Modello a punteggi. Questa modalità richiede che il management definisca una griglia di valutazione dei progetti basata su priorità e livelli di importanza e dai corrispondenti pesi e poi applichi tale griglia attribuendo a ciascun progetto un punteggio. Verranno selezionati i progetti che presentano il punteggio più alto.
  • Periodo di rimborso (payback period).  E’ basato sul calcolo del periodo di tempo necessario per rientrare dell’investimento fatto. Verranno selezionati i progetti che presentano il periodo di rimborso più basso.
  • Net Present Value (NPV). Rappresenta la differenza tra i flusso di cassa in ingresso attualizzato ed il flusso di cassa in uscita attualizzato. Tale valore dovrebbe essere sempre positivo e verranno selezionati progetti che presentano il valore più alto.
  • Tasso interno di rendimento (IRR). Rappresenta il tasso di interesse al quale l’NPV diviene pari a zero. In altri termini, rappresenta il tasso al quale il valore attualizzato dei flussi in uscita è pari al valore attualizzato dei flussi in entrata. Verranno quindi selezionati i progetto che hanno il tasso interno di rendimento più alto.
  • Costo opportunità. Dato un progetto, rappresenta il costo che dovremmo sostenere scegliendo gli altri progetti coinvolti nella selezione. In tale ottica verrà selezionato il progetto che presenta il costo opportunità più alto.

Naturalmente è possibile ed in molti casi auspicabile applicare un mix dei parametri sopra descritti. L’importante è però ricondursi a ciò che è essenziale per una determinata organizzazione e poi definire un insieme di parametri per selezionare un progetto che risulti consistente.