Modello di salienza nell'analisi degli stakeholder

Come è noto, una corretta gestione degli stakeholder è molto importante al fine di completare un progetto con successo. Il modello di salienza fornisce appunto un approccio strutturato all’analisi e gestione degli stakeholder.

Infatti, se il progetto è di piccole dimensioni, la gestione dei rapporti con i vari soggetti interessati può essere agevole per via del numero limitato di essi.

Viceversa, se il progetto è di grandi dimensioni e notevole impatto organizzativo, il numero di stakeholder è solitamente elevato e quindi diviene difficile definire una strategia di gestione che vada bene per tutti. Non si può trattare ciascuna delle parti interessate allo stesso modo. È necessario individuare chi sono gli interlocutori più importanti e definire specifici criteri di comunicazione con ciascuno di essi in modo da coinvolgerli ed influenzare il loro contributo al buon esito del progetto.

Per gestire le parti interessate in modo efficace, occorre prima di tutto classificarle e poi sviluppare una strategia per ciascuna di esse.

Nello standard PMBOK definito dal Project Management Institute, sono indicati quattro modelli per classificare i soggetti interessati:

  1. La griglia Potere/Interesse nei confronti del progetto
  2. La griglia Potere/Capacità di influenza
  3. La griglia Capacità di Influenza/Impatto
  4. Il modello di salienza (misura il livello di priorità che il management attribuisce nel proprio processo decisionale alle richieste dei vari stakeholder)

In questi quattro modelli, i primi tre sono simili e sono basati sul mettere in relazione attributi ed attitudini dei vari stakeholder nei confronti del progetto.

Il modello di salienza è invece un po’ più complesso e si basa su tre attributi:

  • Potere. Si intende il potere che ciascun stakeholder è in grado di esercitare per quanto riguarda il progetto o il suo esito. Il potere è qualcosa che può influenzare qualcuno per fare il lavoro che non è possibile svolgere altrimenti. Il potere può essere esercitato in modo coercitivo, utilitario, incentivante.
  • Legittimazione. Ci si riferisce al livello di coerenza ed appropriatezza delle richieste di ciascun stakeholder rispetto agli obiettivi del progetto.
  • Urgenza. Si intende il livello di priorità delle esigenze, delle attese e dei requisiti riportati da ciascun stakeholder.

Quando si combinano questi parametri, si ottiene una lista delle parti interessate in ordine di priorità. In questo modo è possibile risparmiare in modo efficace il tempo spendendo meno per gli stakeholder a bassa priorità.

Si dovrebbe anche notare che questo grado di rilevanza non è statico, ma è dinamico e può cambiare nel tempo.

Quindi, si dovrebbe tracciare e aggiornare regolarmente il modello per riflettere gli eventuali cambiamenti che possono intervenire durante il ciclo di vita di un progetto.

Come disegnare il modello di salienza per un progetto

Il modello può essere rappresentato distribuendo i vari stakeholder in tre cerchi parzialmente sovrapposti caratterizzati nel modo che verrà descritto nel seguito. Le intersezioni dei tre cerchi identificano gli stakeholder che sono caratterizzati da più attributi.

In relazione ai tre attributi principali di potere, legittimazione ed urgenza vengono definite otto categorie:
modello di salienza

  1. Core. Gli stakeholder che rientrano in questa categoria hanno elevato potere, elevata legittimazione ed elevata urgenza e richiedono quindi elevata attenzione nella gestione dei rapporti organizzativi con ciascuno di essi.
  2. Dominant. Si tratta di stakeholder con elevato potere e legittimazione ma limitata urgenza. Occorre gestirli con attenzione ma ad un livello di priorità più basso rispetto al gruppo Core del modello di salienza.
  3. Dangerous. Si tratta di stakeholder con elevato potere ed urgenza ma bassa legittimazione e ciò li rende particolarmente pericolosi perché possono comunque produrre conflitti interni pur in assenza di un ruolo riconosciuto ai fini del progetto. Occorre quindi gestirli con estrema cautela.
  4. Dependent. Sono stakeholder con elevata legittimazione ed urgenza ma basso potere per cui le loro decisioni (importanti ai fini del progetto) dipendono da altri. Vanno gestiti ad un basso livello di priorità, mentre occorre gestire con attenzione i loro superiori o referenti organizzativi.
  5. Latent. Questo gruppo è composto da stakeholder con elevato potere ma bassa legittimazione ed urgenza. Vanno gestiti con prudenza ma solo se intervengono in modo problematico per il progetto.
  6. Discretionary. Hanno elevata legittimazione, ma basso potere ed urgenza. Poiché hanno elevata legittimazione può essere utile consultarli ove sia utile ai fini del buon esito del progetto ma la decisione è lasciata alla discrezionalità del responsabile di progetto.
  7. Demanding. Si tratta di stakeholder con elevata urgenza ma bassa legittimazione e potere. Spesso sono in grado di influenzare altri stakeholder per cui può essere utile raccogliere le loro richieste ma attribuire loro una priorità più bassa rispetto alle altre.
  8. Non stakeholder. Si tratta di persone che non hanno le caratteristiche per influenzare l’esito del progetto. Pertanto non è opportuno investire tempo nelle loro istanze.

Riassumendo:

  1. Il massimo livello di priorità deve essere attribuito agli stakeholder che rientrano nella categoria Core del modello di salienza perché presentano tutti e tre gli attributi di potere, legittimazione e urgenza.
  2. Un livello di priorità intermedio deve essere attribuito agli stakeholder che appartengono alle categorie Dominant, Dangerous, e Dependent perché presentano un mix di due attributi.
  3. Un basso livello di priorità deve essere attribuito agli stakeholder delle categorie Discretionary, Demanding, e Latent perché presentano un solo attributo.

Anche se il modello di salienza può richiedere più tempo rispetto ad altri, fornisce una modalità di analisi degli stakeholder migliore rispetto agli altri in quanto più approfondita.