Come cambia l'esame PMP nel 2016

cambiamenti pmpA partire dall’11 gennaio 2016 l’esame PMP subirà dei cambiamenti.

E’ importante prima di tutto essere consapevoli che il documento di riferimento per la certificazione PMP rimane sempre il PMBOK e quest’ultimo non subirà modifiche almeno fino alla prossima edizione prevista alla fine del 2016.

Come alcuni project manager esperti potranno notare, cambia poco per chi dovrà certificarsi in quanto la preparazione rimane la stessa. Dovrà essere ancora più marcato l’impegno richiesto per la preparazione in quanto il test sonderà più in profondità le conoscenze dei partecipanti.

I cambiamenti all’esame PMP riguardano la struttura dei contenuti del test e la ponderazione delle domande d’esame ripartite nei 5 domini che sarà la seguente:

  • Avvio 13%
  • Pianificazione 24%
  • Esecuzione 31%
  • Monitoraggio e Controllo 25%
  • Chiusura 7%

Nuova struttura dei contenuti dell’esame PMP

Per quanto riguarda i contenuti, il nuovo test andrà a sondare alcuni compiti del project manager che in precedenza non erano valutati in modo specifico.


AVVIO DI UN PROGETTO (sono stati aggiunti 3 task da valutare):

  • Identificare i deliverable chiave in base alle esigenze di business al fine di gestire le aspettative dei clienti e orientare il raggiungimento degli obiettivi di un progetto.
  • Svolgere l’analisi dei benefici attesi insieme con le parti interessate (stakeholder) per verificare l’allineamento del progetto con la strategia organizzativa e gli obiettivi di business.
  • Informare le parti interessate dei contenuti del project charter per garantire una comprensione comune di ciò che andrà prodotto, dei ruoli e delle responsabilità dei vari stakeholder, delle principali milestones.

Si può vedere da quanto sopra descritto che è stata posta una maggiore enfasi su alcune aree: benefici di business, rapporto con la strategia aziendale e realizzazione dei benefici.

PIANIFICAZIONE DI UN PROGETTO (è stato aggiunto 1 task da valutare nell’esame PMP)

Sviluppare il piano di gestione degli stakeholder analizzando bisogni, interessi e impatto potenziale, al fine di gestire in modo efficace le aspettative degli stakeholder e coinvolgerli nelle decisioni di progetto.

ESECUZIONE DI UN PROGETTO (sono stati aggiunti 2 task da valutare)

  • Gestire il flusso di informazioni, seguendo il piano di comunicazione al fine di mantenere gli stakeholder coinvolti e consapevoli.
  • Mantenere le relazioni con gli stakeholder, seguendo il piano di gestione degli stakeholder al fine di ottenere un sostegno costante e gestire le aspettative.

Anche in questo caso, è stata posta particolare attenzione su come lavorare con le parti interessate. Le modifiche introdotte riconoscono che un rapporto con le parti interessate non è solo una formalità: i responsabili di progetto non si limitano a produrre report per gli stakeholder, ma devono essere in grado ci costruire rapporti interpersonali positivi e costruttivi con ciascuno di loro.

MONITORAGGIO E CONTROLLO DI UN PROGETTO (sono stati aggiunti 2 task da valutare nell’esame PMP)

  • Catturare, analizzare e gestire le lezioni apprese (lesson learned) utilizzando tecniche specifiche per il loro tracciamento e la loro documentazione al fine di consentire il miglioramento continuo nella gestione dei progetti all’interno di un’organizzazione.
  • Monitorare le attività di approvvigionamento in base al piano degli approvvigionamenti al fine di verificare la conformità con gli obiettivi del progetto ed i contenuti del piano di project management.

Per quanto riguarda il primo punto, viene ribadito il fatto che le lezioni apprese vanno raccolte durante l’intero ciclo di vita di un progetto e non solo in fase di chiusura dove invece vanno formalizzate in un documento conclusivo (final report).

CHIUSURA DI UN PROGETTO (non sono stati aggiunti nuovi task da valutare)