esprimere un disaccordo
Cosa fare quando il tuo capo propone una nuova iniziativa che si pensa possa tradursi in un insuccesso?

Come comportarsi quando un collega anziano delinea una timeline non realistica per un progetto?

Quali possono essere le conseguenze se non si è d’accordo con qualcuno che ha più potere? Come si fa a decidere se vale la pena di esprimere un disaccordo? E, ammesso che convenga, che cosa esattamente si dovrebbe dire?

Ciascuno di noi è frutto dell’evoluzione della specie che nei secoli e millenni ci ha addestrato ad evitare le situazioni che ci potrebbero danneggiare.

L’ansia è un chiaro segnale del rischio di sbagliare e della possibilità di un esito non positivo.

E’ più semplice essere d’accordo e con minori rischi nel presente. Ma se la questione viene vista in prospettiva? Magari si evita di pagare un prezzo nell’immediato ma sarà il futuro a presentarci il conto di un’opinione non espressa.

Non esprimere un disaccordo può essere quindi la premessa per maggiori problemi futuri,

A volte occorre farsi coraggio e decidere in base ad un esame obiettivo della situazione attuando alcuni semplici passaggi.

Essere realistici riguardo ai rischi

La maggior parte delle persone tendono a esagerare i rischi insiti nel parlare in situazioni di vulnerabilità.

La nostra tendenza naturale è quella di iniziare immaginando tutte le cose che potranno andare storte.

Certamente la controparte potrebbe mostrarsi sorpresa e un po agitata in un primo momento. Ma molto dipende dal modo con cui le questioni vengono poste. Questi sono casi in cui la forma diviene sostanza e non è quindi opportuno assumere toni aggressivi.

Occorre essere molto morbidi con la persona e molto determinati nel porre il problema. Dobbiamo trattare sempre la controparte come un possibile alleato e non come un avversario.

Decidere se attendere

In molti casi può essere opportuno far decantare la situazione. A volte invece si è consapevoli che esitare potrebbe non rendere successivamente recuperabile la situazione.

Prendere tempo è sempre un buon approccio quando abbiamo bisogno di raccogliere informazioni e di riflettere.

Il tempo ci consente inoltre di mettere a fuoco un piano e di agire in modo mirato.

Quando invece la situazione è chiara occorre essere incisivi ed agire.

Chiedere il permesso di esprimere un disaccordo

Può sembrare un atto di eccessiva deferenza ma è invece un buon modo per abbassare preventivamente il clima emotivo.

Porta i propri interlocutori a porsi su un piano di ascolto e ne aumenta il margine di tolleranza.

Tutti si identificano con le proprie idee e con le costruzioni del proprio pensiero. Introdurre quindi in modo gentile il proprio punto di vista aiuta a rimuovere le difese.

Possiamo ad esempio dire: “Ho capito che abbiamo intenzione di muoverci in questa direzione. Ho motivo di ritenere che non funzionerà. Mi piacerebbe stendere il mio ragionamento. E’ possibile?”

Difficilmente avremo un diniego. Ma è molto importante non esprimersi in modo generico e dettagliare invece le proprie argomentazioni.

Mantenere la calma

Non è questione di mostrare sicurezza. ma di indurre anche nelle proprie controparti un atteggiamento riflessivo.

La calma come l’ansietà sono contagiose. Quindi meglio destare sentimenti pacifici e di tranquillità anche se interiormente ci sentiamo agitati. Non è sempre facile ma dobbiamo farlo.

Quando ci sentiamo in preda al panico tendiamo a parlare più forte e più veloce. Quindi parliamo con un tono pacato ed esprimiamo con lentezza le nostre ragioni.

Non esprimere giudizi

E’ importante stare ai fatti evitando espressioni come “miope” “stupido” “inutile” “ingenuo” riferito a persone ed opinioni altrui.

Le persone non amano essere giudicate. Quindi evitiamo di farlo noi. Questo fatto lascerà spazio al dialogo.

Ciò di cui c’è bisogno è una tranquilla descrizione di fatti, di soluzioni, di opzioni e di strategie di problem solving.

E’ importante rimanere umili ed evitare di porsi come portatori di chissà quale verità assoluta.

E’ bene documentare ciò che si sostiene con dati di fatto. Se possibile, preparandosi prima di parlare.

Destare interesse

Le persone sono per natura curiose. Possono essere diffidenti delle novità ma sono comunque curiose.

Possiamo sfruttare questo fatto a nostro vantaggio mostrandoci creativi sia in quello che diciamo che nel nostro modo di porci.

A volte è sufficiente fare quello che altri non farebbero mai in situazioni di questo tipo.

Esprimere un disaccordo è spesso accompagnato da un atteggiamento arrogante. Ed invece noi ci mostreremo gentili.

Il disaccordo è fonte di ansia. E noi ci mostreremo tranquilli.

Il disaccordo è visto come un porsi in chiave antagonista. Ed invece noi ci mostriamo collaborativi e desiderosi di portare un contributo. Di dare una mano a costruire.

Non dobbiamo chiudere porte ma evidenziare opzioni. Possiamo illustrare ciò che non funziona e al tempo stesso mostrare alternative.

Dell’esprimere un disaccordo ciò che infastidisce è che spesso non porta da nessuna parte. E’ un no fine a se stesso.

Evidenzia ciò che non va senza dare un contributo per trovare altre soluzioni.