leadership divisiva e leadership integrativa
L’osservazione dei modelli e stili di leadership è una disciplina particolarmente attiva in questi tempi di cambiamenti epocali sia nel mondo dell’economia che in quello della politica.

Sembra che si affermino opzioni polarmente opposte come possibili alternative nel modo di guidare gruppi di persone ed aggregati complessi come le organizzazioni ed i raggruppamenti sociali.

Da un lato una leadership divisiva che punta tutto sulla forza e sulla velocità decisionale a costo di creare insoddisfazione in alcuni e dall’altro una leadership integrativa che punta su un elevato livello di concertazione a prezzo di una maggiore lentezza e percezione di inefficienza da parte di alcuni.

Leadership Divisiva

In questo modello ogni problema è sottoposto ad una rapida analisi prima di prendere una decisione. Il leader si aspetta poi che tutti ne rispettino l’esito; il dissenso e le alternative non sono tollerati in quanto apparirebbero come un segno di debolezza.

Quando ciò porta ad una frammentazione dei soggetti coinvolti nell’applicare la decisione presa, questo fatto porta immediatamente ad una messa in discussione del leader.

I presupposti di una leadership divisiva sono:

  • L’ipotesi che il leader sia competente nel merito delle decisioni prese.
  • E’ più importante il consenso del gruppo di riferimento che ha espresso il leader della volontà delle minoranze.
  • Si ritiene di superare la mancanza di consenso con la capacità di ottenere rapidamente risultati.
  • La capacità di traino del leader e del suo gruppo di riferimento fa premio sulle resistenze di chi si oppone.
  • Il ricorso all’autorità è inevitabile quando le decisioni prese si fermano in corso di attuazione, quando il leader volge lo sguardo altrove per concentrarsi sulla prossima decisione importante.
  • Se i risultati tardano ad arrivare, nella leadership divisiva il leader corre il rischio di essere visto solo come un decisore assertivo piuttosto che un decisore efficace.

Leadership Integrativa

In questo modello prendere una decisione è solo un passo lungo la strada per ottenere un buon risultato.

C’è la consapevolezza di aver bisogno di tutti per rendere operative le decisioni prese e quindi se ne ricerca la collaborazione. Piuttosto che andare di fretta, si ricercano soluzioni che scontino il maggior livello possibile di consenso.

I presupposti per la leadership integrativa sono:

  • Una attenta valutazione delle priorità. Qual è il livello di urgenza delle decisioni da prendere? Quanto tempo si ha a disposizione? La maggior parte delle decisioni non hanno bisogno di una risposta immediata. In questi casi, il leader si concede tutto il tempo necessario per individuare le migliori opzioni per raggiungere il risultato desiderato.
  • Non è detto che in questo modello sia il leader a prendere la decisione. Infatti può agire da facilitatore del processo decisionale del suo team e lasciare che sia questo ad individuare la decisione migliore. In questo modo il merito sarà del team e questo fatto nel tempo produce motivazione ed autonomia decisionale da parte delle persone che collaborano con il leader.
  • Una leadership integrativa permette al leader di utilizzare il processo decisionale per rinforzare e coinvolgere il suo team. Il ricorso all’autorità è limitato solo a casi estremi in cui il team non riesca a procedere autonomamente.
  • Poiché ci si concentra sul raggiungimento del risultato migliore e non sulla rapidità decisionale, c’è disponibilità a rivedere le decisioni prese per migliorarle ed apportare cambiamenti auspicabili.

Al contrario della leadership divisiva, nella leadership integrativa una obiezione o una modifica non viene vista come un segno di debolezza ma un’opportunità per migliorare quanto è stato deciso in un primo momento.