apprendimento permanente
L’apprendimento permanente costituisce un approccio fondamentale per affrontare questa fase storica così ricca di cambiamenti e per superare le barriere ancora esistenti tra educazione formale ed informale.

Inoltre costituisce la base per una società avanzata fondata sulla conoscenza, per uno sviluppo economico sostenibile, per la creazione di nuovi e migliori posti di lavoro ed infine consente nel lungo periodo una maggiore coesione sociale.

La formazione permanente è una strategia globale che riguarda una molteplicità di soggetti. Il suo obiettivo prioritario è l’inclusione sociale e lavorativa, finalità che pone fortemente l’accento su politiche senza preclusioni di genere e di stratificazione sociale.

In questa prospettiva quindi, si può affermare che apprendere da adulti non è più una scelta, ma una necessità che deriva dalla continua ricerca di un adattamento tra spinte provenienti dal contesto sociale ed economico e necessità individuali di copertura dei gap di conoscenze necessarie per affrontare le nuove sfide.

L’apprendimento permanente di nuove competenze e conoscenze per tutta la vita adulta comporta inoltre benefici che vanno al di là degli specifici contenuti di ciò che si sta imparando. Aiuta a rafforzare le reti neurali nel cervello per mantenere la mente in perfette condizioni.

Sebbene gli effetti della plasticità del cervello siano più evidenti nei bambini, che incontrano nuove informazioni ed esperienze sensoriali ogni giorno, il nostro cervello mantiene la sua “plasticità” per tutta la vita, anche se in modo diverso rispetto a quanto accade durante l’infanzia.

In particolare, ciò accade quando ci esponiamo ad esperienze nuove uscendo sia pure momentaneamente dalla nostra “zona di comfort”.

Mettersi alla prova, rompere schemi abituali, frequentare nuovi luoghi e persone consente di ampliare le nostre mappe cognitive e di acquisire importanti informazioni che ci consentono di muoverci meglio anche nelle situazioni più convenzionali.

Ad esempio, le nostre reti neuronali (composte di neuroni che comunicano tra loro attraverso le sinapsi) subiscono delle modificazioni quando ci dedichiamo all’apprendimento di una nuova lingua. Lo stesso accade quando sviluppiamo nuove competenze. Si creano nuovi legami neuronali che il cervello utilizza anche in tutte le altre situazioni in cui questo può risultare utile.

Più volte il tessuto neuronale viene stimolato. più diviene forte ed efficiente.

Questo è il motivo per cui è così importante impegnarsi e rendere l’apprendimento permanente una pratica che deve accompagnarci per tutta la vita.

Il successo può costituire un grande fattore di rinforzo quando per raggiungere la vera maestria in una determinata abilità siamo portati a perfezionarci sempre di più. Ma anche l’insuccesso ha il suo ruolo nel segnalarci ciò che non funziona e che ciò che dobbiamo modificare.

Ciò che può allontanare da un tale approccio all’apprendimento è la perdita di quel senso ludico che ha accompagnato la nostra crescita durante l’infanzia. Quando ci si prende troppo sul serio, si ha paura di sbagliare e, quando questa paura prevale, ciò finisce per inibire le nostre possibilità di apprendimento.

L’insegnamento più importante che si ottiene dall’apprendimento permanente è la capacità di “apprendere ad apprendere”.

Ciò significa comprendere le nostre motivazioni intrinseche per imparare nuove informazioni o abilità, i nostri fabbisogni formativi, i nostri tempi individuali.

Non tutti imparano alla stessa velocità ed ognuno di noi presenta condizioni diverse che massimizzano le possibilità di apprendimento.

Assecondare quindi le proprie prerogative aiuta a sviluppare un modello individuale di apprendimento maggiormente gratificante.